Raramente, nella storia dell’arte, le donne appaiono come protagoniste della vita artistica e culturale del loro tempo. Questo discorso vale ancora di più per un arte di “nicchia” quale la produzione fotografica che nasce nella prima metà dell ottocento, e neanche a dirlo era in mano ai quei pochi coraggiosi uomini che, possedendo nozioni di chimica, fisica ed ottica, insieme ad una discreta disponibilità economica, tentavano di fermare l’attimo di un vissuto che doveva rimanere eterno.
Ma se difficile fu la strada, ugualmente ci furono dei tentativi femminili di esplorare il mondo così affascinante e misterioso della fotografia: i risultati si possono ammirare nella Chiesa di San Francesco a Udine, dal 30 settembre 2017 al 7 gennaio 2018, in una collettiva dal titolo “Donne & fotografia”, curata da Ken Damy e Silvia Bianco dei Civici Musei e Walter Liva del CRAF.
Talenti femminili
L’esposizione comprende 160 foto per 160 donne che hanno fatto la storia della fotografia: un’affascinante “giro del mondo” a bordo di una raffinata macchina del tempo che, dal primo Novecento sino alle più contemporanee sperimentazioni, offre una panoramica su tantissimi paesi e realtà femminili e si sofferma a mettere in luce talenti e affascinanti schegge di vita.
Le opere esposte
Ne sono un chiaro esempio la foto “Pol rab” (1929, Collezioni Clerici, Brescia) di Germaine Krull, dove le immagine di due mani nervosamente intrecciate racconta una storia di essenza tutta feminile di gesti che parlano più di mille parole. E, ancora, le mille sfumature di una donna si possono cogliere nella fotografia di Marcella Campagnano, “Una, nessuna, centomila. L’invenzione del femminile. Ruoli.” (1974, Archivio Craf), dove la femminilità si declina in pose allegre e danzanti; negli occhi delle modelle coabitano la sfida e la speranza di credere in un mondo migliore.
Ancora mani nell’espressione fotografica di Erzebet Zimmer, “Tragedy 3”, (1977, archivio Craf); questa volta in un grido muto di preghiera verso il cielo, mani tese ad afferrare qualcosa che ci è crudelmente sfuggito.
Tenerezza materna esplode invece nella produzione di Claude Batho, “Mon fils” (Paris, 1978), “Scuola di fotografia nella Natura” (Roma), dove viene colto nel sonno il dolce viso della figlia, serena nell’affidarsi ai suoi sogni di bambina nel delicato torpore del nocciolo che fiorirà in “Donna un domani non lontano”.
Tra l’America e il Friuli
Ultima sopresa, ma non meno importante: in mostra è proiettato anche il video “A History of Women Photographers” del 1996 realizzato da Naomi Rosenblum, mentre un’altra sezione video è dedicata alle fotografe friulane che, sulla scia di Tina Modotti, si stanno facendo conoscere e apprezzare nel mondo.
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La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 30 settembre 2017 al 7 gennaio 2018 con il seguente orario: venerdì e sabato 15.00-18.00, domenica 10.30-12.30, 15.00-18.00. Ingresso libero.
Civici Musei
Comune di Udine
+39 0432 1272591
civici.musei@comune.udine.it
Chiesa di San Francesco
La mostra di Udine presenta, in una selezione di 160 immagini, una per ogni fotografa, le opere di artiste che hanno caratterizzato il XX e il XXI secolo:
Fatima Abbadi, Berenice Abbott, Umida Akhmedova, Laure Albin Guillot, Lola Alvarez Bravo, Diane Arbus, Eve Arnold, Marina Ballo Charmet, Letizia Battaglia, Shobha Battaglia, Inez Baturo, Marina Berio, Ruth Bernhard, Rosangela Betti, Lynn Bianchi, Jelena Blagovic, Irena Blühovà, Hou Bo, Claude Bodier Batho, Margaret Bourke White, Marianne Brandt, Marilyn Bridges, Barbara Brooks Morgan, Lynn Butler, Marcella Campagnano, Lisetta Carmi, Ghitta Carell, Frances Aretta Carpenter, Carla Cerati, Denise Colomb, Augusta Conchiglia, Gabriella Csozso, Imogen Cunningham, Judy Dater, Liliane de Cock Morgan, Pamela de Marris, Diana Y Marlo, Delphine Diallo, Desiree Dolron, Gertrude Duby, Rena Effendi, Angele Etoundi Essamba, Gertrude Fehr, Trude Fleishmann, Rosa Foschi, Barbara Forshay, Martine Franck, Gisèle Freund, Susan Friedman, Toto Frima, Toni Frissell, Enikô Gàbor, Serena Gallini, Flor Garduño, Nan Goldin, Dorothee Golz, Henriette Grindat, Anne Marie Grobet, Shu Hamaura, Ester Havlová, Annemarie Heinrich, Florence Henri,Majlinda Hoxha,Regina Hübner,Zann Huizhen Huang,Elizaveta Ignatovic, Connie Imboden, Irina Ionesco, Graciela Iturbide, Monique Jacot, Bruna Kazinoti,Uma Kinoschita, Jaschi Klein, Sabine Korth, Germaine Krull, Dorothea Lange, Rebeka Legovic, Annie Leibovitz, Gerda Leo, Jana Leon, Elaine Ling, Monia Lippi, Mari Mahr, Rebecca Major, Mary Ellen Mark, Cindy Marler, Paola Mattioli, Marie Maurel de Maillé, Ruth Mayerson Gilbert, Janice Mehlman, Sheila Meitzner, Susan Meiselas, Manuela Metalli, Lee Miller, Tina Modotti, Lucia Moholy, Edit Molnar, Daniela Monaci, Sarah Moon, Inge Morath, Galina Moskaleva, Eleni Mouzakiti, Maria Mulas, Shirin Neshat, Jeanine Niepce, Cristina Nunez, Eleonora Olivetti, Cristina Omenetto, Elizabeth Opalenik, Ana Opalic, Orlan, Lina Pallotta, Slavka Pavic, Lynwood Pelham, Dita Pepe, Anna Pisula Mandziej, Marion Post Wolcott, Joan Powers, Lieve Prins, Agnese Purgatorio, Bettina Rheims, Leni Riefenstahl, Ursula Richter, Andre Rogi, Louise Rosskam, Ernestine Ruben, Marialba Russo, Katarina Sadowski, Sara Saudkova, Jane Schreibman, Cindy Sherman, Dayanita Singh, Sandy Skoglund, Viera Slavikovà, Vee Speers, Camila Sposati, Elisabeth Sunday, Karin Székessy, Brigitte Tast, Newsha Tavakolian, Joyce Tenneson, Olga Tobreluts, Naomi Toki, Ivana Tomanovic, Giuliana Traverso, Linda Troeller, Deborah Tuberville, Doris Ulmann, Carla van de Puttelaar, Danielle van Zadelhoff, Tereza Vickovà, Verena von Gagern, Sabine Weiss, Katarzyna Widmańska, Alice Wielinga, Susannah Wilshire Torem, Wong Wo Bik, Wanda Wulz, Mariana Yampolsky, Madame Yevonde, Yva, Cristina Zelich, Erszebet Zinner, Maria Zorzon.
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