L’economia dei paesi Ocse continua a mostrare forti segnali di ripresa e dall’Italia arrivano le indicazioni più positive. Secondo il superindice dell’Ocse per il mese di settembre, il nostro Paese indica “rafforzamenti della crescita” per la penisola, assieme a Francia, Gran Bretagna e Cina. Un miglioramento generalizzato, con “segnali di tentativi di espansione” anche in altri paesi su cui tuttavia la stessa organizzazione parigina invita alla cautela nelle interpretazioni. Perché “l’atteso miglioramento dell’attività, relativo ai potenziali di lungo termine, può essere in parte attribuito a un calo degli stessi potenziali di crescita e non solamente a un miglioramento della stessa attività economica”.
La notizia è accolta con molta soddisfazione dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: “C’è un diffuso ottimismo. C’è effettivamente una sensazione, anzi segnali concreti di una ripresa con il peggio della crisi ormai alle spalle, basta guardare i dati dell’Ocse. Anche per quanto riguarda i contatti con il mondo delle imprese c’è ottimismo”. Il premier sottolinea inoltre il dato secondo il quale “L’Italia sta meglio di altri Paesi.
Abbiamo superato anche l’Inghilterra. Siamo sesti contributori alle spese delle Nazioni Unite, terzi per quelle dell’Europa”.
Estremamente soddisfatto anche il ministro dell’Economia Giulio Tremonti: “Sono tanti anni che stavamo indietro: sembrava che altri fossero pecore bianche e noi quella nera per usare un linguaggio scozzese. Non è così. Stiamo andando nella media dei grandi paesi, nella media dell’Europa. Il tempo è stato galantuomo, dobbiamo insistere”.
Per la media dei 30 paesi dell’area a settembre il superindice ha segnato un incremento di 1,3 punti rispetto al mese precedente, e di 3,4 punti nel paragone su base annua. Per l’Italia è avanzato di 1,3 punti dal mese precedente, mentre la crescita su base annua, pari a 10,8 punti, è la più consistente tra i paesi considerati. Secondo l’organizzazione in Italia l’economia è orientata su “espansione”.
Guardando agli altri paesi, per gli Stati Uniti il superindice ha segnato un aumento di 1,4 punti sia sul mese che su base annua. Per l’area euro più 1,4 punti su mese e più 6,3 su anno; in Germania più 2 punti su mese e più 5,7 su anno; in Francia più 1,3 su mese e più 8,4 su anno; in Gran Bretagna più 1,7 su mese e più 7 punti su anno. Nessuno dei paesi elencati ha segnato flessioni dal mese precedente, mentre su base annua valori negativi si continuano a registrare in Brasile (-7,1), Russia (-6,7) e Giappone (-0,7). Sulla Cina il superindice Ocse ha segnato un incremento di 1,6 punti dal mese precedente e 7 punti su base annua.
[fonte: Repubblica.it]