Jacopo Nacci non è solo il saggista che ha composto della Guida ai super robot. L’animazione robotica giapponese dal 1972 al 1980, è anche un ottimo scrittore. Qui potete trovare Sangue un suo racconto lungo in formato digitale che vale la pena di leggere.
Così Nacci, intervistato dal Collettivo Paolo Uccello su Sangue: «In termini letterari Sangue è stato faticoso, e non sono nemmeno sicuro di essere consapevole di ogni singola implicazione generata dalla struttura per giustapposizioni; e poi inventare la lingua, anzi le lingue, per raccontarlo, anche quello non è stato semplice.
«In termini umani, anche, ha chiesto il suo prezzo. Ogni storia che racconti, se stai facendo bene il tuo lavoro, a un certo punto ti domanderà chi sei. Non c’è altro che la sincerità – e sincerità significa comprendere quando ci si sta ingannando – nella capacità di vedere e raccontare il reale.
«Ci sei solo tu con il tuo imperativo di stare incollato alle cose, con la tua lotta contro te stesso per la chiarezza. Sul disincanto, come sull’ironia, è già stato detto moltissimo, negli ultimi anni, da altri più bravi di me, e sono completamente d’accordo con le critiche più feroci agli aspetti più deteriori del postmodernismo: tutto ‘sto distacco fa danni già da mo’».