Mentre in Giappone desta qualche preoccupazione il rallentamento della crescita finanziaria, Pechino in corsa per la promozione al top dell’economia mondialela si appresta al sorpasso per diventare ufficialmente la seconda superpotenza entro la fine 2010 . Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che l’evento rappresenterebbe un fatto storico senza precedenti per un Paese considerato «emergente». Per il momento il colosso nipponico mantiene la posizione almeno nel primo semestre dell’anno in termini di prodotto interno lordo (Pil) nominale – che ammonta a 2.578,1 miliardi di dollari, contro i 2.532,5 miliardi di dollari di quello cinese – come emerso dai dati diffusi dal governo, ma incalza dopo la florida crescita dei cugini asiatici nel periodo aprile-giugno.
Nel secondo trimestre il Pil giapponese è risultato pari a 1.288 miliardi di dollari, meno dei 1.339 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dall’indicatore cinese, che aquisisce buone chance per battere il Sol Levante anche su base annuale. «Si tratterebbe di una pietra miliare: è impressionante il fatto che la Cina sia riuscita a mantenere elevati tassi di crescita anche quando molti paesi si trovavano ad affrontare tempi duri», osserva Bruce Kasman, capo economista di JPMorgan Chase.
Una volta che i dati definitivi per il 2010 saranno diffusi, «molti economisti si attendono che la Cina sorpassi il Giappone come seconda economia al mondo. Il gap fra i 5.000 miliardi di dollari dell’economia cinese e i quasi 15.000 miliardi di dollari di quella americana resta ampio, e anche mantenendo gli attuali tassi di crescita – spiega il Wall Street Journal – ci vorranno almeno dieci anni o più per Pechino per raggiungere gli Stati Uniti». Circa 10 anni fa era la settima economia al mondo: poi ha superato la Germania e nel 2007 Pechino ha conquistato il terzo posto. Per il 2010 gli analisti si attendono per la Germania il quarto posto, il quinto per la Francia, il sesto per il Regno Unito. Al settimo posto l’Italia seguita all’ottavo dal Brasile.
Il governo giapponese ha fornito queste cifre annunciando che il proprio Prodotto interno lordo (Pil), espresso in termini reali, è cresciuto appena dello 0,1% nel secondo trimestre del 2010, molto al di sotto delle aspettative. Si tratta di un netto rallentamento in comparazione a quella registrata nei due trimestri precedenti. «L’economia si può dire sia già entrata nella fase di stabilizzazione», ha detto in conferenza stampa Keisuke Tsumura, segretario parlamentare dell’Ufficio di gabinetto.
[fonte: La Stampa]