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Francesco Cossiga se n’è andato. Uomo controverso e solo è rimasto sulla scena politica da grande protagonista fino alla fine. Isolato e abbandonato quasi da tutti ha saputo, comunque, con le sue “picconate” lasciarci intravedere spiragli di verità non ufficiali. Ha voluto instillarci il dubbio sulle stragi e sugli altri fatti oscuri della storia d’Italia. Combattuto fra la sua devozione alla Repubblica e quella alla sua coscienza non ha saputo né tacere totalmente, né svelare le cause dei nostri misteri. Formidabile fu la sua intuizione sulle conseguenze della caduta del muro di Berlino. Per primo capì che a seguito di quel fatto non ci sarebbe più stato, in Italia, spazio né per lo schieramento di governo (il pentapartito composto da Dc, Pli, Pri, Psi e Psdi), né per il Pci. Puntuale arrivò la fine della Prima Repubblica che travolse tutti questi partiti.

La fine della guerra fredda e della netta contrapposizione Est–Ovest, infatti, portò al superamento delle forze che erano funzionali allo scontro ideologico e che combattevano con ogni mezzo per conservare l’Italia nella sfera d’influenza occidentale. In quest’ottica era tollerata e tollerabile anche la corruzione e il malaffare. Venendo meno la minaccia, tale prezzo divenne insostenibile e ingiustificabile e portò alla stagione di “Mani Pulite”. Senza l’Urss anche il Pci crollò e agli Usa e al Pentagono divennero indifferenti le vicende della nostra politica. Inoltre, gli imprenditori italiani, che erano disposti a pagare una tangente ai partiti pur di conservare il Paese nella sfera d’influenza Americana, si ribellarono quando la paura dell’avvento del comunismo venne meno.

Nonostante i forti contrasti, le tensioni e le smentite, alla lunga ebbe ragione proprio Cossiga, che vide realizzarsi quanto da lui prospettato. Eccezionali furono anche le sue rivelazioni sul DC9 Itavia abbattuto ad Ustica, che per il Presidente emerito fu opera di un missile francese lanciato per errore, e quelle sulla strage di Bologna che affermò essere stata causata da una sfortunata esplosione di una o due valige trasportate da terroristi o attivisti della resistenza palestinese che le stavano trasportando per compiere attentati fuori dall’Italia.

Con lui scompare un pezzo della nostra travagliata e difficile Storia e forse anche la possibilità di arrivare a qualche verità. L’ultima picconata l’ha data disponendo che i suoi funerali fossero celebrati esclusivamente in forma privata e senza la partecipazione di alcuna autorità. Ancora una volta ci invita ad una personale riflessione e valutazione delle vicende italiane.

francesco cossiga
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Redazione

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bobaccu 30 Agosto 2010 - 16:17

buono, non c’è tutto ma riassume bene il personaggio e la portata delle sue rivelazioni

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