Abbiamo già espresso in passato un’opinione sul caso Battisti, ma non possiamo tacere la rivoltante e vergognosa iniziativa dell’assessore alla cultura della provincia di Venezia Raffaele Speranzon, il quale ha “invitato” le biblioteche della provincia a rimuovere dagli scaffali i libri di tutti gli autori che, nel 2004, firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Cesare Battisti e a rinunciare a organizzare iniziative con tali scrittori (che vanno dichiarati “persone sgradite”). Pene certe per i responsabili delle biblioteche che si rifiuteranno di aderire all’iniziativa: saranno probabili ritorsioni sui finanziamenti e sui fondi.
Non vedevamo liste di autori da censurare dai tempi del fascismo e non le volevamo vedere più. Non possiamo nasconderci dietro l’ennesima scusa che si tratta della solita iniziativa folcloristica: questo è un provvedimento dittatoriale. La Redazione di Medeaonline non accetterà mai neppure l’ipotesi che simili pratiche censorie si possano applicare in Italia.
Siamo noi a censurare con la massima fermezza questo provvedimento e invitiamo tutti i cittadini veneti, che hanno consentito a Raffaele Speranzon di sedere in provincia per amministrare democraticamente il bene pubblico, di chiedere conto a lui il motivo di questa deriva totalitarista e di invitarlo a cessare immediatamente ogni pressione sulle biblioteche del veneziano.
Compito delle biblioteche pubbliche è garantire l’accesso alla cultura (tutta, non solo quella che fa piacere a Speranzon) a chi non ha i mezzi economici per potersela permettere privatamente.
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(in english) We have expressed before our opinion about the Battisti case, but we can’t avoid now talking about the offensive and shameful initiative of the Culture Councillor for the province of Venezia Raffaele Speranzon, who has “suggested” that libraries should remove from the shelves all the books by authors who, in 2004, have signed for the release of Cesare Battisti and avoid any relation with those writers (whom, according to him, should be called “undesirable people”). For those who refuse to join the initiative there will be certain punishments, amongst which, possible retaliation on fundings.
We haven’t seen lists of authors to be censored since fascism and we do not want to see them anymore. We can’t hide behind the nth excuse which goes “it’s the usual folkloristic initiative”; this is a dictatorial action. Medea on-line editorial staff will not accept not even the hypothesis that such censorious actions could take place in Italy.
It is us who strongly condemn this kind of actions and invite all Venetian citizens, who have let Raffaele Speranzon democratically administrate the common good, to ask him for an explanation of this totalitarian leanings and invite him to stop immediately to put any pressure upon the Venetian libraries.
It is duty of public libraries to grant free access to culture (all culture, not only the kind that Speranzon likes) to all who do not afford a private one.
This offensive measures taken by the Venetian right center are not just limited to the provincia of Venezia. The Education Councillor for the region of Veneto, Elena Donazzan, is willing to send to all institues for higher education of the Region a letter in which she recommends teachers and librarians to try and avoid the cirlulating of these “undesirable authors” amongst the students. She considers them counter-educational. We find it simply vile that politicians exponents of the right center might consider the “res publica” as theirs. We only want to tell Venetian citizens one thing: stand firmly out against this sort of dictatorial measures, you don’t need them, you are not their slaves. (grazie Letizia per la traduzione)
2 commenti
Avrei una domanda per il nostro geniale assessore: non era più intelligente organizzare un incontro pubblico con uno degli autori firmatari e spiegarsi ognuno le proprie ragioni, in questo caso si faceva un servizio alla collettività, si informavano le persone, gli si davano gli strumenti per farsi la propria opinione, sarà mica questo che vi fa così paura?La libertà di pensiero?
L’offensiva inquisitoria del centrodestra veneto non si ferma alla provincia di Venezia. L’assessore regionale all’Istruzione, Elena Donazzan invierà a tutti gli istituti superiori del Veneto una lettera in cui esorterà insegnanti e bibliotecari a non diffondere tra i ragazzi i libri degli autori sgraditi (ecco il link alla notizia http://bit.ly/epp4Q9). Li considera diseducativi.
Fa inorridire vedere come gli esponenti politici del centrodestra considerino la cosa pubblica come cosa loro.
Rinnoviamo l’invito ai cittadini veneti: opponetevi fermamente a questa deriva dittatoriale, non ve la meritate, voi non siete i loro schiavi.