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Stop alle villette che sarebbero dovute sorgere di fronte al Palazzo Ducale di Mantova. La sentenza del Consiglio di Stato pone il veto sul progetto edilizio che prevede la costruzione di 180mila metri cubi. Si tratta di una grande vittoria anche del FAI, protagonista in prima persona di una lunga battaglia al fianco dell’ex sindaco Fiorenza Brioni.

L’area è quella che si trova proprio sul bordo del Lago di Mezzo, dirimpetto alla cinta di mura della città di Mantova, uno dei paesaggi urbani più significativi del Rinascimento italiano. Lì, davanti al Palazzo Ducale e al Castello di San Giorgio, sarebbero dovuti sorgere un albergo e 200 villette, per un totale di 180mila metri cubi di cemento. Una ferita insopportabile per il paesaggio mantovano, che per fortuna, per giustizia e grazie alla mobilitazione delle associazioni ambientaliste, FAI in primis, sarà evitata.

La recente sentenza del Consiglio di Stato, infatti, ha stabilito che per edificare in quell’area di altissimo pregio è indispensabile una Valutazione di impatto ambientale (Via). La sentenza in sostanza si rifà al vincolo di inedificabilità sulle sponde dei laghi imposto dalla Sovrintendenza grazie anche all’intervento del FAI che, sostenendo l’ex sindaco di Mantova Fiorenza Brioni, si era attivato con la stessa Sovrintendenza e con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali per bloccare il progetto.

La battaglia, per ora, è vinta. Ma, si sa, con una battaglia sola non si vince la guerra.

Fonte: fondoambiente.it

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Redazione

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