Suscitano forti polemiche le parole del papa sull’uso del preservativo. “Grandissima preoccupazione” è stata espressa oggi dal ministero degli Esteri francese per “le conseguenze” sulla lotta contro l’Aids delle frasi pronunciate dal Pontefice durante il suo viaggio in Africa: “La Francia esprime la sua più viva inquietudine per le consequenze delle dichiarazioni di Benedetto XVI”, ha dichiarato il portavoce del ministero Eric Chevallier. Gli fa eco Berlino: “I preservativi salvano la vita, tanto in Europa quanto in altri continenti”, affermano in un comunicato stampa congiunto il ministro della Salute Ulla Schmidt, e della Cooperazione economica e dello sviluppo, Heidemarie Wieczorek-Zeul. E mentre la Spagna annuncia che invierà un milione di preservativi in Africa e invita il pontefice a fare mea culpa, Bruxelles aggiunge: il preservativo “è uno degli elementi essenziali nella lotta contro l’Aids e la Commissione Ue ne sostiene la diffusione e l’uso corretto”, afferma il portavoce del commissario Ue agli aiuti umanitari Louis Michel.
Particolarmente dura la posizione di Parigi: “Anche se non è nostro compito giudicare la dottrina della Chiesa, crediamo che tali dichiarazioni mettano a rischio le politiche della salute pubblica e gli imperativi di protezione della vita umana”, ha detto Chevallier. A sollevare le polemiche sono state le parole del Papa che ieri ha dichiarato che non si poteva risolvere il problema dell’Aids con “la distribuzione dei preservativi”, e che, al contrario “questi aggravano il problema”.
Anche il direttore esecutivo del Fondo mondiale per la lotta contro l’Aids, Michel Kazatchikine, ha espresso la sua profonda indignazione a Radio France Inter. “Queste parole sono inaccettabili. E’ una negazione dell’epidemia. E fare tali dichiarazioni in un continente che è sfortunatamente quello più colpito dalla malattia, è assolutamente incredibile”, ha commentato, concludendo “Chiedo che queste parole vengano ritirate, in modo chiaro”.
Anche il governo di Berlino sottolinea come i preservativi svolgano un ruolo decisivo nella lotta all’Aids: “Una moderna cooperazione allo sviluppo deve dare ai poveri l’accesso ai mezzi di pianificazione familiare e tra questi rientra in particolare anche l’impiego dei preservativi; tutto il resto sarebbe irresponsabile”, conclude il comunicato dei ministri tedeschi.
Nonostante le polemiche, la Santa Sede conferma la posizione. “La Chiesa – si legge in una nota – concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore”. Il Santo Padre, precisa padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, “ha ribadito le posizioni della Chiesa Cattolica e le linee essenziali del suo impegno nel combattere il terribile flagello dell’Aids”, che si concentrano sull’educazione alla responsabilità delle persone nell’uso della sessualità e con il riaffermare il ruolo della famiglia e del matrimonio; con la ricerca di cure efficaci accessibili al maggior numero di persone e con l’assistenza umana e spirituale ai malati. “Queste – riafferma il portavoce vaticano – sono le direzioni in cui la Chiesa concentra il suo impegno non ritenendo che puntare essenzialmente sulla più ampia diffusione di preservativi sia in realtà la via migliore, più lungimirante ed efficace per contrastare il flagello dell’Aids e tutelare la vita umana”.
[fonte: Repubblica.it]