La Riforma protestante si fa convenzionalmente nascere con l’affissione delle 95 tesi di Lutero, contro la vendita delle indulgenze, sulla cattedrale di Wittenberg il 31 ottobre 1517. Quasi che la …
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Una frattura difficile da ricomporre
Il 31 ottobre 2016 papa Francesco è volato in Svezia per la commemorazione dei cinquecento anni della Riforma Protestante. L’intento di questo viaggio non era …
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Leggendo i giornali, e ascoltando quanto dicono molti nostri politici e imprenditori, sembra che tutti i mali del mondo del lavoro italiano siano riconducibili ad un unico “mostro”: l’articolo 18. Di fatto, la Legge 20 maggio 1970, n. 300, della quale l’articolo 18 fa parte, non è altro che lo Statuto dei Lavoratori. L’articolo in questione, accusato di frenare l’occupazione e di difendere i fannulloni, si limita a disciplinare il reintegro del lavoratore qualora fosse stato licenziato senza una giusta causa. Attraverso questo articolo, non si difendono i lavativi, ma si tutelano i lavoratori dagli abusi degli imprenditori. Infatti, è grazie all’articolo 18 se le donne che rimangono incinte, o che devono assentarsi dal lavoro per accudire ai figli, non vengono licenziate all’istante. Ed è sempre grazie al medesimo articolo se non si può licenziare per motivi religiosi o razziali. O se le lavoratrici possono opporsi alle molestie di qualche capo troppo “appiccicoso” senza rischiare il licenziamento. Read More
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