Nel Regno Unito le gallerie d’arte riaprono i battenti dopo le chiusure per la pandemia, vi segnaliamo in mostra fino al 17 aprile alla Cardi Gallery di Londra (22 Grafton Street) la prima grande personale di Paolo Canevari, Self-Portrait/Autoritratto
L’artista italiano Paolo Canevari è noto per aver trasformato materiali e icone di tutti i giorni in sculture di grandi dimensioni, mettendo il pubblico di fronte a questioni politiche e filosofiche molto dure. Nel corso della sua carriera, Canevari ha lavorato con una grande varietà di media, in particolare pneumatici e camere d’aria, pittura, disegno, performance, animazione e film.
La natura provocatoria delle sue opere, i suoi legami con la scena contemporanea e il suo ruolo attivo nel panorama artistico di New York, dove ha vissuto e lavorato per molti anni, lo hanno messo sotto i riflettori della stampa americana e di quella italiana.
Cardi Gallery ospita la prima grande mostra personale del lavoro di Canevari nel Regno Unito, un’ampia ricerca che esplora trent’anni di pratica dell’artista – il culmine di una collaborazione decennale con la galleria. Un’esposizione di qualità museale occupa quattro piani della sede londinese della galleria a Mayfair.
La mostra
Self-portrait / Autoritratto riunisce oltre 30 opere tra sculture, disegni e installazioni che spaziano dalle famose sculture in gomma degli anni Novanta fino alla serie più recente dei Monuments of the Memory: Landscape and Constellations.
Molte delle opere vengono esposte per la prima volta. Self-portrait / Autoritratto illustra la visione del mondo di Canevari attraverso un processo creativo profondo e introspettivo. La mostra racconta non solo la riflessione sull’io, ma anche – come spiega l’artista – una lettura politica del fare arte, volta a misurare ciò che Pasolini aveva definito “l’ingiustizia del mondo”. […] L’arte è una forza democratica e progressista, idealmente al servizio della società, non dei poteri forti. L’uso di icone, simboli e forme provenienti da culture diverse diventa nel mio lavoro un modo per richiamare l’attenzione sul loro vero significato, sul loro legame con i dogmi e con le altre forme di potere; diventa uno strumento per instaurare un dialogo con lo spettatore e stimolare la sua reazione. […] La natura “politica” del mio lavoro è solo una delle tante possibili interpretazioni. Il mio approccio all’arte, e all’idea di arte concepita e trasmessa dalla società consumistica globale, vuole essere radicale e sovversivo, elevare il livello di percezione morale ed etica del mondo.
L’ambiguità delle opere di Canevari, sospese nella loro estetica brutale tra ironia e inquietudine, è emblematica della trasformazione sia concettuale che formale dei materiali industriali.
L’olio e le sue applicazioni (gomma sintetica, olio motore di scarico, ecc.) sono al centro del suo linguaggio; nelle sue mani diventano simboli ambigui della violenza sistemica che permea il mondo in declino di oggi, dove la minaccia della guerra – in nome di valori spirituali e monetari – è incessante, e la memoria dell’umanità tragicamente troppo breve. Un’opera d’arte è importante, lo è in modo profondo, quando non si chiude in una struttura a senso unico – ideologica o tecnica – ma apre molteplici prospettive allo spettatore, allargandone il pensiero.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con un testo critico del curatore e critico americano Robert Storr insieme ad una intervista all’artista dello stesso Robert Storr e Francesca Pietropaolo.
Inoltre una seconda intervista a Canevari dell’artista Iraniana Shirin Neshat e un omaggio a Canevari dello scrittore italiano Andrea Camilleri. Durante il periodo di apertura della mostra sono previste una serie di conferenze con gli artisti e visite guidate.
L’artista
Paolo Canevari è nato a Roma nel 1963, artista di terza generazione nella sua famiglia. Dalla sua prima mostra personale nel 1991, in cui ha iniziato a utilizzare camere d’aria e pneumatici, Canevari ha sviluppato un linguaggio personale volto a rivisitare gli aspetti quotidiani e più intimi della memoria. Attraverso l’impiego di una grande varietà di media e tecniche, dall’animazione ai disegni di grande formato, dai video alle installazioni, nel corso degli anni i suoi progetti hanno assunto una forte connotazione concettuale.
Concentrandosi sull’uso di simboli, icone e immagini che fanno parte della memoria collettiva, le sue opere chiamano spesso gli spettatori a un confronto diretto. L’artista è stato invitato a partecipare a diversi eventi internazionali, tra cui la Biennale di Liverpool 2004; la Whitney Biennale (2006), la 52a Esposizione Internazionale alla Biennale di Venezia (2007). Ha partecipato a importanti mostre presso istituzioni in tutto il mondo.
Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni museali internazionali come quelle del MoMA di New York, della Fondation Louis Vuitton pour la Création di Parigi, MACRO di Roma e il MART di Rovereto.
Self-portrait/Autoritratto di Paolo Canevari Cardi Gallery, 22 Grafton Street, Londra Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18; sabato dalle 11 alle 17