Tim Burton è uno dei quegli artisti che è difficile incasellare in una definizione semplice e schematica. E’ sicuramente un grande regista, ma è anche un raffinato illustratore e un esperto animatore. Tutte le sue doti, perlomeno a giudicare dalle prime immagini del suo ultimo film, sono state messe al servizio del classico di Lewis Carroll Alice nel Paese delle Meraviglie. Il film tratto dal capolavoro di Carroll, previsto in Italia per il 5 marzo 2010, per l’uso innovativo della grafica computerizzata segna anche una svolta tecnica notevole. Assieme ad Avatar di James Cameron, Alice nel Paese delle Meraviglie di Tim Burton sembra voler ridefinire i confini della finzione in un arte – quella cinematografica – da sempre basata sull’illusione e l’effetto speciale. Senza rinnegare le tecniche tradizionali impiegate nella realizzazione di scenografie ed effetti speciale (Burton è un grande maestro ed estimatore dello stop motion), oggi i cineasti più visionari guardano al computer per realizzare le proprie fantasie. E’ la fine di un’epoca o una moda di passaggio?
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