La trama di “Camilla e Ludovico”, graphic novel scritta e disegnata dal tandem Antonioni/Varbella, ruota attorno a due bambini: Camilla, una romana degli anni 80 appassionata dell’anime “Mila e Shiro”, e Ludovico, un bambino torinese degli anni 70 che “Mila e Shiro” non sa nemmeno cosa siano. Il punto di incontro tra i due protagonisti è un rapporto epistolare che sfida le leggi del tempo. La storia editoriale dell’opera parte dall’autoproduzione di un’edizione cartacea diffusa al Lucca Comics. L’interessamento dell’editore Zandegù ha permesso la (buona) realizzazione di un ebook destinato a un pubblico più ampio.
Il bianco e nero digitale
La versione ebook di Camilla e Ludovico è in bianco e nero, una scelta di sobrietà, a fronte delle possibilità offerte dal digitale, che esalta il tratto essenziale e pulito degli autori. Meno e meglio, verrebbe da dire, ed è in questo caso l’unica soluzione possibile per raccontare graficamente una storia con un plot ardito, ad alto rischio di confusione.
Due linee temporali, una storia sola
Il punto di forza di questa graphic novel è la storia: un intreccio basato sullo scambio epistolare dei due bambini, coraggioso anche nell’utilizzo dell’elemento fantastico che rischiava (e per fortuna non è stato così) di creare una grande confusione nel lettore. Unica pecca, da questo punto di vista, è il finale un po’ troppo affrettato che, rimanendo in bilico tra due possibili interpretazioni, non ne soddisfa nessuna. L’espediente conclusivo del fumetto, filo conduttore tra le epoche dei due protagonisti, è un tocco di gran classe degli autori che fa ben sperare per le opere future.
Gli oggetti che possiedi ti possiedono
I bambini, come noto, indicano il re senza vergognarsi di dire che è nudo. La storia di Camilla e Ludovico è anche un modo per raccontare gli anni 70 e 80 per quel che (forse) sono stati, un’orgia di consumismo naufragata nelle più recenti crisi economiche. Non sfugge lo sguardo nostalgico per gli anni d’oro dell’economia industriale italiana, una nostalgia giustificata anche dalla profonda crisi (non solo economica) che attraversa l’Italia nel 2014.
Eleonora Antonioni, Sergio Varbella
Camilla e Ludovico
Zandegù, 41 pagine