Con l’apertura del terzo Museo della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, dedicato esclusivamente all’intero corpus dell’opera grafica di Alberto Burri, il 12 marzo 2017, in occasione della ricorrenza della sua nascita, si è concluso l’anno “lungo” del Centenario e si è aperta una nuova fase della vita della Fondazione.
L’inedita sezione agli ex Seccatoi occupa infatti oltre quattromila metri quadri, tutti ottenuti da un recente intervento di riqualificazione di parte degli spazi sottostanti in vasti ambienti che accolgono, secondo l’originario allestimento predisposto dallo stesso Burri, i suoi Grandi Cicli d’opera.
Con questo ingente nucleo di opere grafiche, la superficie espositiva offerta ai visitatori negli ex Seccatoi raggiunge gli undicimila e cinquecento metri quadri.
Con le tre diversificate raccolte, comprensive anche delle sculture all’aperto, complessivamente, il “Polo Burri” a Città di Castello è il più esteso Museo d’Artista al mondo ed è anche uno dei più importanti luoghi del contemporaneo in Europa.
L’opera grafica di Burri
La nuova sezione, o Terzo Museo Burri, accoglie e propone l’intero repertorio grafico e di multipli dell’artista, consistente in oltre duecento opere.
Si tratta di un importante aspetto della produzione artistica di Burri, che a volte precorre, a volte segue e in altri casi è coeva con le sue opere maggiori e pone in evidenza anche la sua straordinaria manualità e attitudine alla sperimentazione costante.
L’esecuzione di queste opere in collaborazione con grandi stampatori ha visto l’artista stesso cimentarsi in differenti cicli produttivi che hanno distinto la sua attitudine alla sperimentazione rispetto a quella di altri artisti della sua generazione, tanto in Italia che all’estero.
L’attività grafica di Burri ha inizio nel 1950 e si conclude nel 1994. Burri ha ricevuto nel 1973 dall’Accademia Nazionale dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Grafica con la motivazione che essa «… si integra perfettamente alla pittura dell’artista, di cui costituisce (…) una vivificazione che accompagna il rigore estremo a una purezza espressiva incomparabile».
Info: www.fondazioneburri.org