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Manifestazione a LondraIl sangue chiama sangue, non lo dimentichino gli israeliani che oggi sostengono il loro governo nella decisione folle di aggredire indiscriminatamente la popolazione palestinese. La violenza che oggi rovesciano dai loro aerei sulle scuole, sugli ospedali, sulle case verrà restituita domani raddoppiata. Perché la logica spietata della guerra è questa: vince chi picchia più forte e nessuno smette di picchiare finché l’avversario non è morto. È un mostro che si alimenta da sé. In quella parte del mondo – che in molti si ostinano ancora a considerare santa nonostante tutto il dolore che ha provocato – questo meccanismo suicida è inarrestabile, non guarda in faccia a nulla e non ascolta nessuno. A niente sono valsi i tentativi di mediazione, gli appelli e i richiami delle Nazioni Unite, perché Israele è assetata di vendetta (anche se preferisce chiamarla giustizia). Oggi l’idiozia della guerra porta una nazione sopravvissuta allo sterminio come Israele a far strage di civili tra cui donne, vecchi e bambini per colpire così anche il nemico che si nasconde tra loro. I miliziani di Hamas – il nemico – sentitamente ringraziano: l’eredità di odio fornita da Israele tornerà comoda quando ci sarà da organizzare il contrattacco. Domandiamoci che senso abbia l’aggressione ottusa di un stato potente come Israele contro una nazione di miserabili privati di tutto, perfino del diritto alla vita. A molti di noi europei tutto questo non interessa perché, in parte, col governo di Israele ci siamo abituati al ruolo del fiancheggiatore che vuole essere lasciato fuori dalle faccende sporche. Per senso di colpa abbiamo venduto la nostra coscienza, ma il credito accumulato dal governo Israeliano non si può risarcire sacrificando altre vite umane. In Italia, paese che spicca nel Vecchio Continente per idiozia, anche questa tragedia è diventata una scusa per dividere la destra dalla sinistra. Ci domandiamo quale dei due schieramenti prenderà le difese del potente Golia contro l’inerme Davide in questa replica della storia biblica che però, curiosamente, risulta a parti invertite. Questa volta chi correrà in soccorso del vincitore?

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Nove

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