Con una percentuale del 43,9% di voti il Movimento Socialista Panellenico (PASOK), guidato dal leader George Papandreou, ha vinto le elezioni amministrative greche. Ora i socialisti hanno 159 deputati su 300 nel Parlamento unicamerale, mentre l’uscente partito di destra della Nuova Democrazia controllerà 91 seggi. Il Partito Comunista (Kke) è arrivato terzo con il 7,5% dei voti e 21 seggi. I restanti posti spettano al partito di estrema destra Laos, 15 deputati, e alla Coalizione delle Sinistre Radicali, 13 posti.
Erano ben sei anni che la Grecia era governata da Kostas Karamanlis (Nuova Democrazia), che in queste elezioni ha raggiunto il 33,4% dei voti. Il leader della ND ha anche annunciato le dimissioni dal partito.
La svolta socialista è stata dettata dall’apprezzato programma elettorale del PASOK, che promette di far uscire il paese dalla crisi senza ulteriori sacrifici, adottando un piano anti-crisi da 3 miliardi di euro. «Lavorare insieme per cambiare il paese». È la frase che il neo-eletto Papandreou ha scelto per iniziare i suoi prossimi quattro anni di governo. Ha poi parafrasato il presidente statunitense Barack Obama dichiarando che «insieme ce la faremo: lo vogliamo, lo possiamo fare, ci riusciremo». (Fonte: wikinotizie)
A Lisbona, invece, il 27 settembre, il primo ministro socialista portoghese Jose Socrates e’ stato rieletto alla guida del paese, senza pero’ riuscire ad ottenere la maggioranza assoluta del parlamento. Gli elettori hanno infatti assegnato ai socialisti solo 96 seggi, sul totale dei 230 dell’assemblea, contro i 121 di cui godono attualmente, scaturiti dalle elezioni politiche del 2005. Il Partito Socialdemocratico, di centrodestra, ha invece ottenuto 78 seggi e si conferma il principale partito d’opposizione. Solo quattro i seggi andati ai rappresentanti dei cittadini portoghesi residenti all’estero.
Socrates, 52 anni, che rappresenta l’ala moderata del partito, ha detto che i socialisti hanno messo a segno ’’una straordinaria vittoria elettorale’’ in ’’circostanze molto difficili’’. ’’Il popolo ha parlato ed ha fatto sentire forte la sua voce. I socialisti sono stati scelti ancora una volta per governare il Portogallo e sono stati scelti senza ambiguita’ di sorta’’, ha affermato il premier. La mancanza di una maggioranza parlamentare assoluta, tuttavia, solleva timori sulla stabilita’ politica del futuro governo socialista, soprattutto nell’ottica delle difficili scelte che la crisi economica impone oggi a tutti gli esecutivi.
Secondo Antonio Barreto, ex ministro socialista e noto sociologo, il governo cadra’ prima della fine naturale della legislatura. In Portogallo infatti, l’unico governo di minoranza che e’ riuscito ad arrivare fino al termine naturale della legislatura e’ stato quello guidato dal socialista Antonio Guterres, tra il 1995 e il 1999. (Fonte: ASCA-AFP)