Si è aperto il 28 maggio e si chiuderà il 6 giugno il Festival Sociale delle Culture Antifasciste di Bologna, un evento autoprodotto da centri sociali, associazioni, collettivi, realtà culturali e singoli individui che si riconoscono nei valori dell’antifascismo. Quest’anno il festival raddoppia in durata per dare spazio a un vasto programma di iniziative: dibattiti, presentazioni di libri, fumetti, progetti, film e documentari, laboratori, reading, spettacoli di burattini e di teatro, musica e concerti.
La programmazione del festival si articola intorno a “filoni tematici” che toccano questioni controverse o poco note della nostra storia “recente” (la prima formazione antifascista degli Arditi del popolo, la questione jugoslava e la vicenda delle Foibe, il processo per l’eccidio di Monte Sole 62 anni dopo) fino a entrare nel vivo dei principali temi di attualità politica e sociale: la questione casa, la sicurezza sul lavoro, i Migranti e le vicende di Rosarno, le navi dei veleni e gli appalti per il ponte sullo stretto, la gestione dell’emergenza all’Aquila e le vittime dello violenza di stato, da Stefano Cucchi a Federico Aldovrandi, da Stefano Frapporti ad Aldo Bianzino e Giuseppe Uva. (guarda il programma completo)
Ma si parlerà anche di informazione indipendente e mainstream, di mafia e di crisi della democrazia, di movimenti neofascisti e nuove destre, del fenomeno lega, del fenomeno neofascista in paesi come la Grecia, l’Inghilterra e la Germania con invitati di movimenti antifascisti dai rispettivi paesi, di intreccio tra antifascismo, antisessismo e lotte anti-omofobiche… e si presenteranno progetti come Nomadica, festival di arte e cinema, un circuito di distribuzione dal basso, una rete di ricerca nel campo delle arti cinematografiche, o come quello di Archivi della resistenza, Circolo Edoardo Bassignani (MS), e del loro lavoro di ricostruzione delle pagine più significative della Lotta di Liberazione nelle province di Massa Carrara e La Spezia, della realtà e del lavoro dell’Associazione culturale Pulitzere, di YouCapital, una piattaforma web – la prima che è partita in Italia – per il sostegno del giornalismo investigativo; del progetto Storie in movimento e della rivista Zapruder, che ha avuto l’adesione di oltre trecento tra storici accademici e giovani studiosi con la presentazione in anteprima del nuovo numero (22) dedicato al tema della “etnicizzazione del sociale”.
Il festival si sposterà in città in diverse occasioni:
Il 2 giugno, con la parata delle bande partigiane con Banda Roncati (Bo), Titubanda (Rm), Fiati sprecati (Fi), Concabanda (Vt) e altre in attesa di conferma. Percorso: partenza ore 15 da piazza dell’Unità, corteo lungo via Matteotti, via Indipendenza, arrivo piazza del Nettuno sotto il Sacrario dei caduti alle ore 18, permanenza in piazza del Nettuno dalle 18 alle 19, rientro al parco di viale Togliatti.
Il 3 giugno, con iniziative in città distrubuite in oltre 10 luoghi diversi, dalla Scuola di pace di Monte Sole (presso la scuola di pace) alla sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna (con Daniele Biacchessi
e Tiziana de Masi), passando per Via del Pratello (al Piratello), Via Mascarella (alla Libreria Modo Infoshop e al Bar L’Ortica), via Rialto (Betty&Books), Porta S. Stefano (Atlantide), Via Riva Reno (Ass. La Barberia), Via Barontini (Baracca Bar), Via Giuriolo (scuola popolare di musica Ivan Illich) ecc…
Sempre il 3 giugno si svolgerà anche un’iniziativa sulle culture sportive antifasciste, antisessiste e antirazziste che partecipano al meeting antifascista, con un appuntamento al PalaDozza, per far vivere Bologna con performance sportive, esibizioni e allenamenti collettivi, all’insegna dell’aggregazione sociale, dello scambio culturale, contro ogni discriminazione sessuale e razziale.
Il 4 giugno con l’iniziativa MEDIA & CONFLITTI
Quando il mediattivismo attraversa il mainstream, al Cinema Lumière, in collaborazione con la cineteca di Bologna. Con la partecipazione di Manolo Luppichini, Maurizio Torrealta ed Emilio Del Giudice.
h 20:00 Cinema Lumière, Via Azzo Gardino 65 (Bo).
Tutte le iniziative sono ad accesso libero e gratuito e sono state costruite grazie alla collaborazione e alla disponibilità di singoli, associazioni, gruppi teatrali e musicali, istituti storici, reti e centri sociali, collettivi e organizzazioni antifasciste, antirazziste di Bologna e altre città.
Il festival è completamente autofinanziato e auto-organizzato, ed è reso possibile dalla collaborazione volontaria di quanti hanno lavorato in questi mesi alla sua costruzione, e di quanti hanno dato gratuitamente la propria disponibilità portando il loro contributo di iniziative e spettacoli all’interno del programma.
Il 5 Giugno, dopo le 23.30 al Laboratorio Crash con Serata di musica Punk-hardcore-crossover-drum&bass-jazzcore al Crash
– Apertura ore 22.00
– Inizio concerti ore 23.00
– Chiusura ore 3.00
Dove: Laboratiorio Crash, via della Cooperazione 10 – Bologna
Fonte: 2010.fest-antifa.net