Questa mattina abbiamo salutato Enzo Biagi. L’abbiamo salutato con profonda tristezza e rispetto. L’abbiamo salutato come già avevamo fatto con Indro Montanelli, con Tiziano Terzani e infine con Oriana Fallaci. Quattro personalità certamente differenti fra loro legate dal filo rosso di una professione, il giornalismo, a cui mai sono venuti meno, che hanno svolto con rigore e onestà.
Biagi si definiva un cronista alludendo sicuramente ai tanti anni passati in cronaca ma forse anche a quella sua capacità di saper capire e tradurre in parole il nostro tempo. Fra i ricordi che tanti gli hanno tributato in questi giorni ve ne è stato uno in cui Biagi, ospite in una trasmissione, alla domanda «Qual’è il male peggiore della nostra società?” rispondeva: «L’indifferenza».
Riascoltando quelle parole mi è parso chiaro che abbiamo sicuramente perduto un giornalista di enorme talento, ma soprattutto abbiamo perduto un uomo per bene.