La Provincia di Roma presenta la più grande e ricca mostra che sia mai stata dedicata al Re del Terrore, Diabolik. Fino al 13 settembre 2009, Palazzo Incontro ospita la mostra DIABOLIK – EVA KANT. Una vita vissuta diabolikamente. L’esposizione, promossa dalla Provincia di Roma, è curata da Vincenzo Mollica in collaborazione con la casa editrice Astorina. L’ ingresso è gratuito, dalle 10 alle 19, escluso il lunedì.
Ben sei mostre diverse distribuite sui tre piani di Palazzo Incontro e arricchite da statue, cimeli, gadget che permettono al visitatore di ripercorrere la lunga vita di Diabolik e Eva Kant, conoscerne caratteristiche e segreti, curiosare dietro le quinte della casa editrice che ne pubblica le avventure, scoprirne – o riscoprirne – l’intramontabile fascino.
Diabolik nasce nel 1962 da un’idea di Angela Giussani che, vedendo tutti i giorni i pendolari salire e scendere dal treno, pensa di realizzare un fumetto con un formato che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca. Per capire i gusti dei suoi potenziali clienti, Angela fece un’indagine di mercato da cui scaturì che molti in viaggio leggevano romanzi gialli, anche se tradizione vuole che l’intuizione le arrivò per caso grazie a un libro trovato abbandonato in treno, un romanzo di Fantomas. Nasce il “formato Diabolik” (12 x 17 cm), poi ripreso da molte altre pubblicazioni del genere. Il formato tascabile contribuirà all’inimmaginabile successo nel tempo del personaggio Diabolik.
Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962, portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita. L’incontro di Diabolik con Eva ammorbidirà nei successivi numeri il carattere, pur sempre forte, del “re del terrore”, il quale da spietato e crudele ladro assassino diventerà un personaggio via via più umano, contraddistinto da un personale senso morale. Eva Kant, cosa molto particolare per un fumetto nato negli anni sessanta, diviene via via meno sottomessa al partner, e il suo aiuto si rivela indispensabile e apprezzato per il protagonista.
Le avventure inedite di Diabolik vengono pubblicate ancora oggi mensilmente, a più di 40 anni di distanza dalla prima uscita, con numerose ristampe periodiche. I primi numeri sono oggetto di culto da parte dei collezionisti. Le sue storie, smussate dal cambiare dei tempi e delle mode, affascinano ancora perché improntate ad uno stile classico in cui il bene e il male sempre si fronteggiano.
Alla realizzazione grafica del personaggio si sono alternati nel tempo diversi disegnatori di fama fra i quali Sergio Zaniboni, Enzo Facciolo, Franco Paludetti, Giorgio Montorio, Brenno Fiumali, Flavio Bozzoli, Glauco Coretti, Lino Jeva, Mario Cubbino, Emanuele Barison, Giuseppe di Bernardo e Angelo Maria Ricci, mentre per le sceneggiature, oltre alle sorelle Angela e Luciana Giussani, molto si deve a Patricia Martinelli, alla direzione di Diabolik per circa dieci anni, nonché a Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice e della testata ed autore di più di cento soggetti, senza dimenticare Tito Faraci.
Diabolik è stato pubblicato, oltre che in Italia, anche in: Brasile, Colombia, Finlandia, Francia, Grecia, Israele, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, Stati Uniti e Yugoslavia. Nel 2009 ne è uscita una storia (“Il Re del Terrore”) in lingua Esperanto.
Diabolik ha ispirato anche un film omonimo che lo vede protagonista e che si è avvalso dell’illustre regia di Mario Bava. La pellicola, che all’epoca non ebbe un grosso successo in Italia, fu molto apprezzata dai Cahiers du Cinéma ed è diventata un piccolo culto all’estero; sorte che è toccata a gran parte della produzione di quelli che vengono considerati registi di B-movie (ad esempio Lucio Fulci). Il film risale al 1968 e vede John Phillip Law nei panni del ladro in calzamaglia nera, Marisa Mell in quelli di Eva Kant e Michel Piccoli nei panni dell’ispettore Ginko. Una menzione speciale la merita anche la colonna sonora che era firmata da Ennio Morricone. Quasi poi a voler segnare una sorta di continuità, Lamberto Bava (figlio di Mario), ha firmato la regia del videoclip dei Tiromancino Amore impossibile dove i protagonisti sono ancora loro: Diabolik (Daniel McVicar, interprete di Beautiful, scelto semplicemente per i suoi tratti simili a quelli di Diabolik) , Claudia Gerini (nella parte di Eva Kant) e, come cameo, lo stesso John Phillip Law nella parte del guardiano del museo.
Fonte: Provincia di Roma – wikipedia