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Lunedi 22 novembre il mondo dello spettacolo si è fermato. Più di 250mila lavoratori del settore hanno partecipato allo sciopero generale organizzato da Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil contro i tagli previsti nella finanziaria 2011. Con la manifestazione è stato chiesto il reintegro del contributo statale (Fus), attualmente ridotto al minimo storico di 288 milioni di euro l’anno; il ripristino delle agevolazioni fiscali; la legge dello spettacolo dal vivo e lo stop alla delocalizzazione (sigh…) delle produzioni cineaudiovisive.

In concomitanza con lo sciopero nazionale generale del settore Produzione Culturale e Spettacolo, le Organizzazioni Sindacali hanno dato appuntamento ai lavoratori di Roma al Cinema Adriano, per manifestare:

– contro i dissennati tagli previsti per questo settore;

– contro la delocalizzazione all’estero delle produzioni cine-audiovisive;

– a sostegno delle misure fiscali in favore delle produzioni;

– a sostegno dell’approvazione di misure di welfare per il settore artistico;

– a sostegno di misure legislative che regolamentino spettacolo dal vivo e cine-audiovisivo.

Fonte: Il SAI (sindacato attori italiani)

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