Medeaonline
sostiene la causa di salvaguardia e valorizzazione del Parco di Kamarina. Bisogna dare voce a chi cerca di difendere il NOSTRO patrimonio storico, culturale ed economico. NOSTRO in quanto italiani; non da intendersi come una proprietà di cui possiamo disporre a piacimento ma NOSTRO in quanto depositari di un bene che ci è stato affidato dalla storia e che ora bisogna tutelare a favore dell’umanità intera.
Il giorno 27 dicembre 2009 per la prima volta il promontorio di Kamarina si è illuminato di un centinaio di fiaccole; fiaccole che hanno percorso la strada dal museo alla foce del fiume Ippari e le vie del centro cittadino di Scoglitti per poi finire con la mostra pittorica, l’istallazione artistica e i versi-racconto sulla origini storico-mitologiche di Kamarina. Nonostante le avversità climatiche e il forte vento tanti cittadini di Vittoria, dei paesi limitrofi e il mondo dell’associazionismo hanno voluto portare “fisicamente” il loro contributo personale e denunciare una delle più indegne e vergognose incurie istituzionali che sta interessando il territorio vittoriese negli ultimi anni.
“Questa è l’ennesima prova che molto spesso i cittadini sono molto più sensibili delle istituzioni che li rappresentano e soprattutto la prova del fatto che la necessità della partecipazione si fa sempre più spinta e costante nella consapevolezza crescente di difendere il proprio passato per autodeterminare il proprio futuro.” Spiega il comunicato stampa inviato in redazione dal comitato TuttiPerKamarina: “Se la fiaccolata non sarà il primo passo verso un cambiamento concreto di sicuro è il primo passo che inaugurerà una stagione di azioni eclatanti… non ci fermeremo fino a quando il problema non sarà risolto!”
“La Fiaccolata”, partita alle ora 18:00 dal parcheggio del Museo Regionale di Kamarina, ha attraversato il promontorio fino alla foce dell’ Ippari, e si è conclusa con la mostra fotografica “Attraversando Camarina” a Scoglitti.
Bisogna chiedere ancora una volta che si tuteli il nostro futuro, la nostra storia, arrestando il degrado in cui da anni versa tutto il parco archeologico, auspicando che vengano attivate politiche di riqualificazione dell’intero sito e la messa in sicurezza del promontorio che continua a franare sotto l’erosione del mare. E’ un dovere verso la cultura e lo sviluppo del territorio. E’ un diritto spezzare il silenzio.
INFO: tuttiperkamarina@libero.it