A un mese dalla scomparsa di Fernanda Pivano Medeaonline propone ai propri lettori la lettura di Viaggio Americano. Il libro edito da Bompiani nel 1997, raccoglie una settantina di articoli della Pivano scritti dagli anni sessanta fino ai novanta, scelti da lei stessa tra oltre millecinquecento pezzi.
Il titolo non mente infatti durante la lettura si avverte la netta sensazione di viaggiare in compagnia di Nanda nel tempo e nello spazio. Passando dalla New York dell’Età del Jazz alla Parigi della generazione perduta, dal Puritanesimo al punk attraverso i Beat.
Denso di aneddoti e ricordi, ma anche di perle di critica letteraria e analisi sociale, Viaggio Americano testimonia l’attenzione e l’affetto che l’autrice nutriva per questa immensa nazione e per ciò che i suoi figli hanno donato al mondo dell’arte, della musica e della letteratura.
Numerosi sono gli spunti divertenti ed emozionanti, esemplare è il racconto di come Pavese beffò la censura italiana inventandosi L’antologia di S. River, quando le autorità si accorsero che non si trattava delle preghiere di un fantomatico santo sequestrarono il libro che cominciò a circolare clandestino.
Bellissime sono le pagine dedicate a Martin Luther King e alla sua battaglia non violenta. Sempre delicata è l’intromissione nel privato di quelli che sono ormai dei veri miti: il commosso saluto dei pescatori di Cojimar per la morte di Hemingway o la notte in cui Henry Miller seduto nel suo ufficio al servizio parchi dattilografò quaranta pagine di appunti dentro cui c’erano tutta la sua vita e i suoi libri futuri.
Molti sono gli scritti riguardanti le donne: dalla troppo spesso sottovalutata Anais Nin alla scandalosa Erica Jong, per finire con Janis Joplin o Patricia Highsmith.
Dedicarsi ai suoi libri e ai suoi amati autori è il miglior modo di ricordare una donna meravigliosa a cui dobbiamo la scoperta di un mondo, l’inizio di un viaggio che non avrà mai fine.
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