Il romanzo della giovane Silvia Avallone racconta della vita nella periferia di Piombino vista con gli occhi di due ragazzine di 14 anni. Le due protagoniste, Anna e Francesca, inizialmente grandi amiche, sono costrette dagli eventi a trasformare l’amicizia in competizione provando a usare la loro bellezza come unico mezzo di affermazione. Per capire meglio la psicologia delle due ragazzine è indispensabile conoscere la storia loro e dei personaggi che le circondano.
Sandra e Arturo sono i genitori di Anna: lei è una femminista e un’attivista di sinistra e, nonostante la stanchezza, continua a distribuire il giornale e a fare propaganda. Lui lavora nell’acciaieria della zona, ma non è soddisfatto perché in realtà è un uomo brillante e fantasioso, è un artista che vorrebbe spendere il suo tempo in un altro luogo, fare la bella vita, mettersi in affari. I genitori di Francesca invece, sono l’opposto: sua madre Rosa è una casalinga di origini calabresi che trascorre il tempo ad accontentare le assurde richieste di un marito insoddisfatto e violento. Rosa dimostra molti anni in più di quelli che ha in realtà e piange in silenzio tutte le sere per i soprusi e le violenze a cui il marito sottopone lei e Francesca. Read More
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