Con 129 voti sui 285 totali, il libro Venuto al mondo della nota scrittrice Margaret Mazzantini sì è aggiudicato il Premio Campiello 2009. Si tratta del secondo premio vinto dalla Mazzantini, dopo che nel 2001 aveva ottenuto l’altrettanto prestigioso Premio Strega per Non ti muovere.
La Mazzantini ha staccato nettamente tutti gli altri finalisti: il secondo libro più votato, Conta le stelle, se puoi di Elena Loewenthal, ha ottenuto appena 60 voti, meno della metà delle preferenze espresse per il volume della vincitrice. Il fulcro della storia di “Venuto al mondo” è l’Assedio di Sarajevo, la guerra tra la Bosnia e la Jugoslavia e l’intreccio con la vita della protagonista, Gemma, che proprio a Sarajevo si recherà per rincontrare un uomo.
“Venuto al mondo”: il libro (mondadori)
Una mattina Gemma lascia a terra la sua vita ordinaria e sale su un aereo, trascinandosi dietro un figlio di oggi, Pietro, un ragazzo di sedici anni. Destinazione Sarajevo, città-confine tra Occidente e Oriente, ferita da un passato ancora vicino. Ad attenderla all’aeroporto, Gojko, poeta bosniaco, amico fratello, amore mancato, che ai tempi festosi delle Olimpiadi invernali del 1984 traghettò Gemma verso l’amore della sua vita, Diego, il fotografo di pozzanghere. Il romanzo racconta la storia di questo amore, una storia di ragazzi farneticanti che si rincontrano oggi, giovani sprovveduti, invecchiati in un dopoguerra recente. Una storia d’amore appassionata, imperfetta come gli amori veri. Ma anche la storia di una maternità cercata, negata, risarcita.
Il cammino misterioso di una nascita che fa piazza pulita della scienza, della biologia, e si addentra nella placenta preistorica di una Guerra che mentre uccide procrea. In questo grande affresco di tenebra e luce, in questo romanzo intimo e sociale, le voci di quei ragazzi si accordano e si frantumano nel continuo rimando tra il ventre di Gemma e il ventre della città dilaniata. Ma l’avventura di Gemma e Diego è anche la storia di tutti noi, perché Margaret Mazzantini ha scritto un coraggioso romanzo contemporaneo. Di pace e di guerra. La pace è l’aridità fumosa di un Occidente flaccido di egoismi, perso nella salamoia del benessere. La guerra è quella di una donna che ingaggia contro la natura una battaglia estrema e oltraggiosa. L’assedio di Sarajevo diventa l’assedio di ogni personaggio di questa vicenda di non eroi scaraventati dal calcio della Storia in un destino che sembra in attesa di loro come un tiratore scelto.
Il cammino intimo di un uomo e di una donna verso un figlio, il loro viaggio di iniziazione alla paternità e alla maternità diventa un travaglio epico, una favola dura come l’ingiustizia, luminosa come un miracolo. Dopo Non ti muovere, con una scrittura che è cifra inconfondibile di identità letteraria, Margaret Mazzantini ci regala in romanzo-mondo, opera trascinante e di forte impegno etico, spiazzante come un thriller, emblematica come una parabola. Una catarsi che dimostra come attraverso il male della Storia possa eromprere lo stupore smagato, sereno, di un nuovo principio. Una specie di avvento che ha il volto mobile, le membra lunghe e ancora sgraziate, l’ombrosità e gli slanci di un figlio di oggi chiamato Pietro.
Margaret Mazzantini: l’autrice
Nasce a Dublino, dove vive per circa tre anni prima di trasferirsi con la famiglia a Tivoli, nei pressi di Roma. Figlia dello scrittore Carlo Mazzantini e di una pittrice irlandese, Anna Donnelly, si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica all’inizio degli anni anni ottanta.
Successivamente si esibisce come attrice di teatro, cinema e televisione ma è conosciuta soprattutto come scrittrice; ha infatti esordito in letteratura con Il catino di zinco (Marsilio Editori, 1994), vincitore del premio Opera Prima Rapallo-Carige e finalista al Premio Campiello. Con Non ti muovere (Mondadori, 2002) ha vinto il premio Strega e ha venduto quasi 2 milioni di copie, cifra record per un libro italiano. Dopo alcuni anni, il 12 novembre 2008 la Mazzantini è ritornata nelle librerie con il suo ultimo romanzo “Venuto al mondo”, insignito del premio Campiello 2009.
Nel 2003 è stata insignita del titolo di Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana su iniziativa del Presidente della Repubblica. Dal 1987 è sposata con l’attore Sergio Castellitto con cui ha avuto quattro figli.
Fonte: wikinotizie – sito del premio Campiello