MILANO
Vedere il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci a Milano è un’occasione più unica che rara che non va assolutamente sprecata. Dal 27 novembre al 27 dicembre 2009 Palazzo Marino riapre le porte al pubblico per un altro straordinario evento, riproponendo come per la precedente edizione dedicata a Caravaggio, una mostra monografica di altissimo livello dedicata al genio di Leonardo da Vinci. Promossa e organizzata da Eni e dal Comune di Milano, in collaborazione con il museo del Louvre e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, la mostra: Leonardo a Milano Dal museo del Louvre a Palazzo Marino esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci offrirà al pubblico gratuitamente, per un intero mese, l’opportunità di un confronto diretto e approfondito con un grande capolavoro leonardesco. Il prestito del San Giovanni Battista si inquadra nell’ampia collaborazione instaurata tra Eni, Comune di Milano e il museo del Louvre che vede la città di Milano e Palazzo Marino nuovamente protagonisti, un anno dopo la Conversione di Saulo del Caravaggio, di un’esposizione di assoluto valore aperta al pubblico.
Il San Giovanni Battista è una delle opere più enigmatiche eseguite da Leonardo da Vinci e segna il culmine della sua produzione pittorica. Il proposito di questa mostra è quello di esporre l’opera in condizioni ottimali di approfondimento, di spazio e di illuminazione, riproponendo l’approccio monografico che ha connotato il successo ottenuto lo scorso anno dal Caravaggio della collezione Odescalchi. Il San Giovanni Battista si trovava già terminato nello studio di Leonardo, nel 1517, a Cloux in Francia, dove il maestro trascorse gli ultimi anni della sua vita. In Italia giunse solo
una volta, sempre a Milano, nel 1939, in occasione di una mostra dedicata a Leonardo stesso, per poi fare ritorno in Francia, dove è tuttora esposto.
La mostra accoglierà i visitatori in un percorso propedeutico attraverso una serie di pannelli didascalici, immagini e video che forniranno informazioni utili alla comprensione di un quadro in cui lo sguardo magnetico del protagonista, il suo sorriso enigmatico – che tanto ricorda quello della Gioconda – e il rimando alla spiritualità dato dal gesto della mano si fondono armoniosamente.
info:
Leonardo a Milano Dal museo del Louvre a Palazzo Marino
esposizione straordinaria del San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci
Milano, Palazzo Marino
dal 27 novembre al 27 dicembre 2009
Ingresso libero
cultura.eni.com
www.comune.milano.it
2 commenti
Ho visitato la mostra “Leonardo a Milano, San Giovanni Battista dal museo del Louvre a Palazzo Marino”.
E’ sempre una sorpresa poter vedere e scoprire l’Arte da vicino, soprattutto quella storica e universale.
Nei grandi eventi espositivi, spesso e volentieri organizzati come fossero “pacchi culturali” per attirare i visitatori ,dove contano i grandi numeri e fare business (che per motivi diversi il motivo riporta a quello dei derivati finanziari) qualche volta rimangono fermi ai criteri del gusto e del “no profit”.
Un plauso dunque all’ Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Massimiliano Finazzer Flory.
Un’ esposizione straordinaria, che dura un mese esatto, da Venerdì 27 Novembre a Domenica 27 Dicembre, e sorprendentemente ad ingresso libero!
L’opera leonardesca si trova presso la sede del Comune di Milano , (Piazza della Scala 2) , in sala Alessi.
Un breve percorso ( direi didattico) corredato da pannelli informativi e da video raccontano la storia del dipinto del San Giovanni Battista.
Il dipinto è su tavola e misura 69 centimetri per 57.
Una lieve luce di un solo faro attraversa il vetro antiproiettile della teca climatizzata.
L’iconografia del Battista è particolarmente legata a Firenze, di cui il santo è il patrono.
Secondo alcuni studiosi il dipinto sarebbe stato iniziato a Firenze e terminato a Milano tra il 1509 e il 1510: in questo caso la sua realizzazione sarebbe compresa tra il secondo soggiorno fiorentino dell’artista e l’ultimo a Milano; secondo altri esperti, invece, l’esecuzione risalirebbe tra il 1513 e il 1515.
La tavola è citata per la prima volta da Antonio De Beatis, segretario del cardinale Luigi d’Aragona, che l’ha visto nello studio di Leonardo a Cloux, in Francia, dove il maestro ha trascorso gli ultimi due anni.
Le mie impressioni:
Il dipinto somiglia a quello della Gioconda, il volto dal fascino enigmatico fissa lo spettatore con uno sguardo ammaliatore, terribilmente ipnotico. L’elemento più eclatante è il sorriso ambiguo, fatale, dolce e beffardo, innocente e malizioso quasi sensuale.
Sono sorprendenti i tratti fisionomici: l´incerto codice erotico, soggetto maschile ma dai lineamenti femminei, ricorda l´altro Giovanni biblico, il giovane discepolo del Cenacolo (futuro evangelista) che ha sedotto Dan Brown.
Bello, intrigante. Il sorriso accattivante. Tipico di Leonardo. Oggi 26 dic c’era una bella coda, ma fattibile. Da vedere.