Mollare tutto e scappare dalla civiltà: un sogno comune a tante persone. Quasi tutti però si lasciano scoraggiare dalle evidenti difficoltà pratiche che un gesto simile comporta. Rinunciare alle comodità della vita moderna, ai comfort, insomma a tutte quelle cose inutili di cui proprio non sappiamo fare a meno. Eppure Julian Orboch e sua moglie Emma, nel lontano 1993, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e se ne sono andati dal mondo (nel loro caso, dall’Inghilterra). Con una dozzina di amici si sono ritirati nel cuore del Galles, in una zona disabitata e hanno edificato Brithdir Mawr, un insediamento costruito a immagine e somiglianza degli antichi villaggi celtici. La scelta di un’architettura tanto bizzarra non derivava da capricci estetici, l’intenzione del gruppo era costruire abitazioni che fossero a impatto zero in modo da poter condurre un’esistenza il più possibile vicina alla natura. La mimetizzazione naturale delle abitazioni (i tetti sono ricoperti di erba) ha resto Brithdir Mawr un villaggio fantasma tanto che per il governo inglese quella zona del Galles risultava ancora disabitata. Tutto è filato lisco finché un pilota di aerei civili ha notato strani bagliori provenienti da terra proprio in prossimità del villaggio: si trattava di pannelli solai. Già perché, ad un certo punto, la comunità di Brithdir Mawr ha ritenuto indispensabile usufruire dell’elettricità non solo per la conservazione del cibo e per la cucina, ma anche per la televisione e internet. Ecologisti sì, ma di sicuro non trogloditi! Fatto sta che il governo di Londra è andato su tutte le furie: fondare abusivamente un villaggio – per quanto possa essere esemplare da un punto di vista architettonico – sul suolo britannico è un reato gravissimo. Insomma, dopo varie peripezie legali, la comunità ha ottenuto il permesso di continuare a vivere tranquillamente a Brithdir Mawr. Purtroppo però questa storia non ha un lieto fine: i coniugi Orboch nel frattempo si sono separati ed Emma ha fondato un suo villagio poco distante da quello del marito. Ora lei tiene corsi di ecologia e lui, forse, rifletterà da solo tra gli alberi di Brithdir Mawr sulla natura sfuggevole della felicità.
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