Per chi ha la fortuna di capire di vivere in uno dei paesi più al belli al mondo, dove per bello s’intende camminare e respirare in luoghi dove per secoli la bellezza è stata coltivata e protetta, per chi ha la fortuna di comprendere di parlare la lingua di Dante Alighieri, Cecco Angiolieri e San Francesco d’Assisi, la mostra in corso al Palazzo Medici Riccardi di Firenze è un evento da non perdere. Fino al 1 Marzo 2009, è esposta, in uno dei luoghi simboli del Rinascimento, la Madonna del Cardellino, una delle opere più celebri di Raffaello, presentata al pubblico dopo il decennale restauro, terminato nel 2008. La mostra, a cura di Antonio Natali e Marco Ciatti in collaborazione con Patrizia Riitano, vuole presentare al pubblico il risultato di un lungo e complesso intervento di conservazione e restauro condotto dall’Opificio delle Pietre Dure in accordo con la Galleria degli Uffizi.
Le sue vicende sono narrate da Giorgio Vasari che ci racconta come «capitò poi male quest’opera l’anno 1548 a dì 17 novembre, quando la casa di Lorenzo, insieme con quelle ornatissime e belle degli eredi di Marco del Nero, per uno smottamento del monte di San Giorgio, rovinarono insieme con altre case vicine: nondimeno ritrovati i pezzi di essa fra i calcinacci della rovina, furono da Battista figliuolo d’esso Lorenzo, amorevolissimo dell’arte, fatti rimettere insieme in quel miglior modo che si potette»
Pervenuta alle collezioni medicee, la tavola subì una infinita serie di restauri basati tutti sulla sovrapposizione di vernici, patine, ridipinture per nascondere il danno ed evitare che la
sua reale frammentarietà danneggiasse la fruizione estetica dei suoi valori espressivi. Il risultato fu che l’opera presentava ampi rifacimenti ed una notevole alterazione degli strati
superficiali che nascondevano la pittura di Raffaello sotto uno spesso strato di materiali sovrapposti.
Con l’ultimo restauro è stato finalmente possibile scoprire e presentare in buone condizioni di conservazione la tavola di Raffaello che appare perfettamente integrata alle altre opere prodotte nella sua giovanile attività fiorentina. Al di là delle retoriche ed erronee presentazioni del restauro come recupero dell’“antico splendore”, è finalmente possibile,
nonostante le alterazioni prodotte dal tempo e dai danni subiti, far apprezzare in modo corretto agli esperti e al grande pubblico la straordinaria bellezza del dipinto che,
in mostra, è affiancato da poche ma eloquenti opere coeve, capaci di farci comprendere, anche in maniera succinta, la stagione artistica che la vide nascere e poco dopo – a seguito
a un trauma drammatico – risorgere.
Informazioni sulla Mostra
Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 3, Firenze – fino al 1 marzo 2009
Biglietteria, informazioni e prenotazioni : 055 2760 340
e-mail: biglietteria@palazzo-medici.it
Costo biglietto : Intero 7,00 € – Ridotto € 4,00
Apertura al pubblico: Tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 19 ad esclusione del mercoledì
Fonte: sito del Palazzo Medici Riccardi