L’idea di portare il teatro negli spazi pubblici e, in particolare, sui mezzi di trasporto, non è nuova, ma resta sempre affascinante e intrigante. Il giovane regista e autore romano, Giovanni Franci tenta questa strada con un lavoro teatrale – un monologo – degno di questo nome. Il suo Io lotto è – come spiega l’autore – il «monologo duro, lirico, disperato e divertente di una ragazza, Maria (Myriam Catania, un nome molto noto della fiction e del doppiaggio italiani) appena uscita da una comunità di recupero per tossicodipendenti». Maria rivede dopo anni – dal finestrino del tram – i luoghi della sua infanzia: ride quando la fanno gioire, ma è cruda e amara quando le ricordano la morte, la prostituzione, gli abusi, la droga. Senza risparmiare niente e nessuno, fa un bilancio della propria vita, facendo i conti con se stessa, ma anche con la società. Un testo impegnato e impegnativo, messo in scena abusivamente senza alcun permesso a Roma, sul tram 8 (da via del Casaletto a Largo di Torre Argentina). L’Atac (Agenzia per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune di Roma) naturalmente non ha gradito l’esperimento, ma ha comunque lasciato correre. Per maggiori informazioni su repliche o altri spettacoli di Franci, vi rimandiamo al suo blog: http://www.myspace.com/iolotto.
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