Martina Conti durante la performance "A Reading Sculpture" presentata il 4 febbraio a Genova
The Land Seen From The Sea è un complesso progetto espositivo. Nasce all’interno del network /Little Constlellation/, dedicato alla ricerca artistica contemporanea che si concentra principalmente sui piccoli Stati e le micro aree geoculturali d’Europa. Questo nuovo progetto, in linea di continuità con la grande mostra tenuta presso la Fabbrica del Vapore di Milano nel 2010, prosegue il dialogo internazionale dedicato alle arti visive contemporanee, attraverso un progetto di cooperazione culturale unico nel suo genere.
La mostra documenta da una parte la ricerca artistica contemporanea, attraverso opere, performance e installazioni di artisti provenienti da 15 aree geo-culturali e piccoli Stati, che sono campo d’indagine del progetto: Andorra, Cipro, Islanda,Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, San Marino, Canton Ticino, Ceuta, Gibilterra, Kaliningrad; dall’altra presentera il risultato dei workshop tenutisi nel corso del 2011, ospitati presso la Biblioteca Archivio di Little Constellation a San Marino; il MUDAM Luxembourg (Museo Nazionale d’Arte Moderna del Gran Ducato del Lussemburgo) e presso Casino Luxembourg – Forum d’arte Contemporanea del Lussemburgo; la Galleria Nazionale d’Islanda e il NYLO Living Art Museum, Reykjavik; e al Brown Project Space, Milano, in collaborazione con Malta Contemporary Art.
La mostra stessa è un ulteriore approfondimento sulla percezione del delicato dialogo, sospeso tra distanza, isolamento e relazione che caratterizza queste aree geografiche. La mostra, anche nell’articolazione dei suoi contenuti, nasce da una serie di workshop che sono stati ospitati da diverse istituzioni europee, seguendo due direzioni all’interno di una serie di viaggi fondamentali, anche a livello simbolico, per il significato stesso del progetto nel suo insieme: l’attraversamento del Mediterraneo (Gibilterra, Malta e Cipro) e l’attraversamento trasversale dell’Europa continentale (San Marino, Lussemburgo, Islanda). Al centro Genova.
Una parte della mostra sarà invece dedicata alla controversa questione dello “stereotipo” misura culturale e comunicativa in cui un Piccolo Stato spesso è rinchiuso. In merito si ricordano i progetti installativi di Justine Blau e i video di Oppy de Bernardo e Paradise Consumer Group. Ad arricchire il percorso espositivo un programma di attività, workshop, incontri e dibattiti caratterizzerà la mostra.Nel weekend di chiusura della mostra (28 e 29 aprile) si terrà un workshop dedicato al dialogo con la complessa realtà culturale del Montenegro, curato da Svetlana Racanović curatrice indipendente, con il sostegno del Ministero alla Cultura del Montenegro e una giornata di lavoro con i giovani artisti del network Little Constellation, per la preparazione del World Event Young Artist che si terrà a Nottingham il prossimo settembre.
Verrà inoltre pubblicato da Mousse Publishing, in occasione dell’esposizione, anche l’opera – documentario di Rita Canarezza e Pier Paolo Coro Small States on un-certain stereotypes. L’opera, che è il punto di partenza dell’intero progetto Little Constellation, è un notevole cofanetto composto da 14 dvd: uno per ciascuno dei tredici paesi a cui è stata rivolta la ricerca ed un quattordicesimo contente un film nato dal montaggio dei tredici documentati e distribuito anche separatamente dall’intero cofanettoIl progetto video, sarà proiettato nella sua interezza all’interno della mostra, come punto di partenza dell’intero percorso espositivo.
La Terra vista dal Mare The Land seen from the Sea
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Via Jacopo Ruffini, 3 – Genova
Da martedì a venerdì 9.00 – 18.30
Sabato e domenica 10 -18.30
Chiuso il lunedì.
Informazioni Tel 010.580069