Finalmente sarà esposta al pubblico la raccolta d’arte più rappresentativa della cultura artistica slovena in Italia, custodita fino ad ora nei caveaux di prestigiose istituzioni private. Accadrà a Trieste nel Salone degli Incanti ex Pescheria, dal 21 aprile al 17 giugno, nell’ampia rassegna Orizzonti dischiusi. Arte del Novecento tra Italia e Slovenia. Da parte slovena, ad anticipare la rassegna italiana sarà un’analoga mostra allestita al Cankarjev dom di Ljubljana.
L’esposizione triestina festeggia un grande ritorno: quello delle opere d’arte patrimonio dell’ex Banca Slovena di Trieste, acquisita nel 1999 dalla Banca Antonveneta, a sua volta acquisita da Banca Monte dei Paschi di Siena. Quadri e sculture hanno seguito le sorti degli istituti di credito e così oggi il patrimonio d’arte collezionato a Trieste è finito nei caveaux senesi. Grazie alla decisione della Banca Monte dei Paschi di Siena, da sempre impegnata nella conservazione e nella valorizzazione del suo importante patrimonio artistico, queste opere oggi sono tornate a casa; infatti la Banca senese ha approvato la concessione, nella formula del contratto di comodato d’uso gratuito, a istituzioni, enti e società, di opere legate per la loro storia al territorio di provenienza.
Solo alcuni dei nomi qui esposti sono noti al grande pubblico nazionale: Music, Spacal, Cernigoj, Bambic, Grom, Saksida, Sirk, Cesar, Palcic, Kralj. Molti altri, magari molto noti oltre frontiera, saranno per i più delle scoperte. Tutti daranno testimonianza della vitalità artistica di una comunità che è numericamente ridotta e concentrata nelle province di Trieste, Gorizia e Udine, ma molto attiva e soprattutto molto orientata a fare proprie le sollecitazioni e la cultura più internazionali, sia per formazione che per i riconoscimenti ricevuti.
È una mostra che vuole essere un tributo all’arte e alla ricchezza culturale del territorio triestino e goriziano e che si innesta utilmente su un percorso di indagine sugli artisti sloveni che a Trieste, ma anche in altre sedi, ha già avuto diverse, importanti, occasioni di approfondimento. Gli orizzonti che si dischiudono con questa esposizione, consentono di gettare uno sguardo su opere in generale ancora poco note al grande pubblico, realizzate in un territorio che nel secolo passato è stato al centro di grandi sconvolgimenti. Gli artisti locali ne hanno sicuramente risentito, ma hanno saputo reagire agli avvenimenti con determinazione, in modo positivo e fortemente identitario, assumendo un ruolo molto importante nella vita culturale e artistica di questo territorio.
Orizzonti dischiusi. Arte del Novecento tra Italia e Slovenia
Trieste, Salone degli Incanti ex Pescheria
21 aprile – 17 giugno 2012.
Da lunedì a venerdì 11-13/16-20
Sabato e domenica festivi 10-20
+39 040 3226862
info_expescheria@comune.trieste.it
www.triestecultura.it