L’Editoriale“Ad urne chiuse voglio spiegare a voi telespettatori perche’ il Tg1, malgrado le polemiche, ha avuto una posizione prudente sull’ultimo gossip o pettegolezzo del momento: le famose cene, feste o chiamatele come vi pare, nelle dimore private di Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli o Villa Certosa. Il motivo e’ semplice: dentro questa storia piena di allusioni, testimoni piu’ o meno attendibili e rancori personali non c’e’ ancora una notizia certa e tantomeno un’ipotesi di reato che coinvolga il premier e i suoi collaboratori.Accade che semplici ipotesi investigative e chiacchericci si trasformino in notizie da prima pagina nella realta’ virtuale dei media o per strumentalizzazioni politiche o per interessi economici. E’ avvenuto in passato, come ricorderete, quando si tento’ di colpire il presidente del consiglio di allora strumentalizzando la foto che ritraeva un suo collaboratore in una situazione definita scabrosa. E’ accaduto piu’ volte in queste settimane in cui e’ stata messa sotto i riflettori la vita privata del premier in nome di un improvviso moralismo: abbiamo visto addirittura celebri mangiapreti vestire i panni di novelli Savonarola. Queste strumentalizzazioni, questi processi mediatici, non hanno nulla a che vedere con l’informazione del servizio pubblico. Nella settimana in cui gli Stati Uniti hanno scelto le nuove regole per proteggere il risparmio nel mondo, mentre esplodeva il caso Iran, e alla vigilia del G8, sarebbe stato incomprensibile privilegiare polemiche sul gossip nazionale solo per scimmiottare qualche quotidiano o rotocalco. Questa e’ la linea editoriale del Tg1 che vi ho promesso, cari telespettatori, fin dal primo giorno. E che continuero’ a garantirvi.“
(Augusto Minzolini, Tg1 del 22 Giugno 2009)
Chi é Minzolini?
Augusto Minzolini (Roma, 3 agosto 1958) è un giornalista italiano, notista politico ed attuale direttore del TG1. Dopo aver ottenuto la maturità classica, comincia nel 1977 a lavorare come giornalista. Svolge il praticantato all’agenzia di stampa Asca. Nel 1980 diventa giornalista professionista. Nel 1983 è collaboratore del settimanale Panorama, che lo assume due anni più tardi. Nel 1990 è assunto a La Stampa di Ezio Mauro; due anni dopo il successore Paolo Mieli lo nomina inviato. Carlo Rossella lo promuove editorialista nel 1997. Nel 1998 intervista ad Hammamet (Tunisia) Bettino Craxi per il programma «Passioni», andato in onda su Rai Due il 15 luglio 1998, che suscitò alcune polemiche.
Il “minzolinismo”
Il 22 marzo 1994, in un suo articolo su la Stampa apparve una dichiarazione di Luciano Violante, all’epoca presidente della Commissione Antimafia, che rivelava il coinvolgimento di Alberto Dell’Utri, fratello di Marcello Dell’Utri, braccio destro di Silvio Berlusconi, in una inchiesta giudiziaria insieme al boss mafioso Nitto Santapaola. Violante smentì e querelò Minzolini, ma fu costretto a dimettersi per il clamore suscitato dalle sue dichiarazioni. Nel 1996 Minzolini rivelò che l’intervista, nella parte relativa alle dichiarazioni di Violante su Dell’Utri, non era mai avvenuta ed era «frutto di impressioni soggettive determinate da un malinteso all’interno di una conversazione su altro soggetto».
Gli viene attribuita l’invenzione del «minzolinismo», neologismo nato a metà degli anni ’90, inteso come «forma di giornalismo che si basa sulla raccolta di dichiarazioni anche informali di uomini politici, senza alcuna verifica delle informazioni raccolte».
Fonte : wikipedia