Un romanzo importante, coraggioso, sconvolgente. Parliamo di “Gomorra” di Roberto Saviano. Un viaggio nell’impero economico e nel sogno di dominio della camorra: è il primo romanzo-nofiction di Roberto Saviano. Avete capito bene: no-fiction. Perché la camorra esiste davvero, e con lei tutti i suoi traffici più sporchi.
Un romanzo di cui tutti dovrebbero parlare, perché descrive la realtà, la realtà di un paese, il nostro, al limite della decenza. Un romanzo che parla di Napoli, città nel cuore dell’Italia. E che spesso, troppo spesso, è specchio di un costume diffuso in altre, in molte altre parti della penisola. Diciamo “costume” per pietà nei confronti del popolo italiano. Diciamo “molte altre parti” perché, senza avere prove, sappiamo. Sappiamo che “Gomorra” è un romanzo che parla di una realtà ben radicata nel nostro paese, una realtà che si chiama “Mafia”, ma che può prendere il nome di “‘Ndrangheta”, di “Camorra”, di “Cosa Nostra”. Un romanzo che ora, è diventato un film, presentato domenica 18 maggio al festival del Cinema di Cannes.
“Gomorra” fonde in forma di romanzo fatti autobiografici, giornalismo d’inchiesta e analisi sociale per raccontare la realtà della camorra nelle sue dimensioni economiche, imprenditoriali, sociali ed ambientali. Il romanzo si propone di raccontare i meccanismi del mondo camorrista che, dalla Campania e dalla periferia napoletana, ha esteso i suoi orizzonti affaristici ad un livello sempre più internazionale. E spesso con la complicità di altre organizzazioni criminali e delle classi politiche ed imprenditoriali. Compaiono i nomi dei componenti delle famiglie camorriste più famose e potenti della Campania: i Di Lauro, i Nuvoletta, i Casalesi…
Sono analizzati nel libri temi che, potremmo definire, “merceologici”, tanto sono riconducibili ad interessi economici. In fondo, si sa, la Camorra, è un’azienda, cerca un profitto:
* Il porto – descrive il commercio di scarpe, abbigliamento, accessori d’importazione cinese attraverso il porto di Napoli
* Angelina Jolie – la sartoria di qualità per i grandi marchi della moda italiana realizzata in condizioni di miseria umana e imprenditoriale.
* Il Sistema – descrizione del funzionamento della Camorra
* La guerra di Secondigliano – i boss, gli equilibri, le regole della scalata al potere nel quartiere di Secondigliano
* Donne – la vita delle donne degli affiliati e le boss
* Kalashnikov – descrizione dei traffici e dell’utilizzo dell’arma preferita dalla Camorra
* Cemento armato – l’impero economico dei cantieri edili nella zona di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna in provincia di Caserta
* Don Peppino Diana – il sacerdote Giuseppe Diana, ucciso a Casal di Principe perché manifestava la sua opposizione al Sistema camorristico
* Hollywood – Somiglianze e scimmiottamenti dei film hollywoodiani da parte dei boss
* Aberdeen, Mondragone – I rapporti della camorra in Gran Bretagna
* Terra dei fuochi – L’affare dello smaltimento dei rifiuti urbani e tossici in Campania e tutta Italia, e la catastrofe sanitaria derivata.
“Gomorra” ha vinto il Premio Viareggio – Opera Prima 2006, il Premio Giancarlo Siani 2006, il Premio Lo Staniero 2006, il Premio Elsa Morante – Narrativa Impegno Civile 2006, il Premio “Stephen Dedalus” 2006, il Premio Letterario Edoardo Kihlgren – Opera Prima 2006, il Premio Tropea 2007, il Premio Vittorini per l’impegno civile 2007, il Premio Guido Dorso 2007, il Premio TG1 Benjamin 2007. Il romanzo è venduto in 32 paesi sino ad oggi. L’edizione olandese di “Gomorra”, pubblicata a inizio aprile da Rothschild & Bach, ha aperto un dibattito sulla criminalità organizzata e il narcotraffico in Europa. Il libro è segnalato tra i primi dieci nelle classifiche di vendita online. L’edizione tedesca sino ad ora ha veduto più di 150 mila copie. Il libro è uscito anche in Francia, Svezia, Danimarca, Finlandia, e Spagna dove è stato primo in classifica per diverse settimane.
Ed ora è diventato un film, con la regia di Matteo Garrone. Un film angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia e ne ricava una immagine visiva, cruda, senza pietà. Un film che rappresenterà l’Italia a Cannes, con tutta la sua portata di indignazione e denuncia. Con tutta la sua novità e il suo disprezzo del pericolo.
Nel frattempo Roberto Saviano, giovane scrittore e giornalista, classe 1979, è sotto scorta. Minacce, lettere minatorie, telefonate mute, gli giungono da tempo. È questo il prezzo per aver scritto questo libro. Un prezzo difficile da pagare, il prezzo del coraggio.
Fonti: wikipedia – internet