Stufo di perdere ore su Facebook spazzolando animali e piantando barbabietole? Cestina Pet Society e FarmVille e passa a un passatempo assai più divertente e meno educativo: Dictator Wars, il nuovo social-rpg creato da Game Layers. Alla faccia del politically correct, qui devi incarcerare blogger dissidenti, arrestare senza motivo centinaia di passanti e invadere con i carri armati la capitale.
La strada per passare da bullo di provincia a Grande Fratello (non quello di Aran Endemol, quello di Orwell) della tua personalissima distopia è lunga e tormentata. Per prima cosa devi scegliere se instaurare una teocrazia, una dittatura militare (il nostro caso) o un regime “democratico”. Poi cominci completare missioni come “Promuovi membri della tua famiglia a posizioni importanti”. In questo modo guadagnerai soldi, fama e esperienza.
Una volta svezzato (e acquistata una limousine antiproiettile, magari), è il caso di andare a bussare alla pagina di qualche amico fb che come te sta gettando le fondamenta di una nuova Tristalia. Se hai una vettura di ordinanza la puoi spedire a intrattenere relazioni diplomatiche, ma se non vedi l’ora di assoggettare il mondo ai tuoi piedi, puoi attaccarlo e rubargli un po’ della grana che ha spremuto ai suoi sudditi. E poi puoi arruolare vari personaggi (dai semplici scagnozzi al compilatore di discorsi populistici), comprare armi e acquisire proprietà (siamo arrivati a comprare un intero giornale). Non sarà granché sofisticato, ma alla fine DW ti conquista.
Tiranni però non ci si improvvisa. Studiare e trarre ispirazione dai maestri è importante. Mentre metti sotto assedio Facebook, ripassati alcune illuminanti lezioni:
– 1984 di Orwell. Sarà anche un consiglio scontato, ma resta il manuale in materia di controllo delle masse a colpi di Socing.
– Brazil di Terry Gillian: non sottovalutare il potere della burocrazia.
– V per Vendetta di Alan Moore, ma va bene anche il film: quello sì che è uno stato teocratico come si deve. Attenzione solo ai dinamitardi anarcoidi, possono essere un problema.
– Il dittatore dello stato libero di Bananas di Woody Allen: anche i casi umani più disperati possono aspirare a un ruolo da dittatore.
– A Force More Powerful: trattasi di videogioco politico che insegna come affrontare le dittature a colpi di non-violenza. Conoscere i nemici pacifisti è fondamentale per aumentare la chance di successo.
Insomma, meglio essere pronti, anche perché si avvicina un’escalation dittatoriale videoludica: a ottobre esce Tropico 3, il simulatore che ti mette a capo di una repubblica delle banane tutta tua, e poi nel 2010 arriverà nientedimeno che Fable III, nel quale sarai chiamati a governare Albion come meglio ti pare e piace.
Ricorda: la guerra è pace, la libertà è schiavitù e l’ignoranza è forza!
[fonte: Wired.it – Maria Teresa Sette]