C’è una diffusa sfiducia nello Stato, non da ora, ma oggi crescente. Vi raccontiamo una storiella minima che può spiegare perché ciò accade.
Lo Stato ha lasciato marcire per decenni (dagli anni Ottanta) uno stabile di 14.000 mq nel centro di Firenze, l’ex-convento di S. Orsola. Un patrimonio della collettività, cosa pubblica, che vale 70 milioni di euro, distrutto dallo Stato, che ne è gestore per nostro conto, per conto dei cittadini.
L’abbandono ha voluto dire: degrado irreversibile di tutto il quartiere, milioni gettati via, danni statici alle case adiacenti, sporco ovunque. Da anni gli abitanti del quartiere si battono per il suo recupero e perché sia restituito alla collettività. La Provincia di Firenze intende acquistarlo (c’è già un preliminare di contratto).
Gli abitanti hanno ottenuto almeno di liberarlo dai ponteggi che lo deturpavano da 20 anni: ma sotto c’è un muro fatiscente, con le finestre murate, come uscito da una guerra.
Un’associazione di quartiere in collaborazione con uno studio artistico chiede di dipingere con un mural una delle finestre, per una manifestazione pubblica volta a richiamare l’attenzione sul problema. Il demanio (lo Stato) ci risponde che dobbiamo chiedere il permesso, che la risposta richiederà «tempi lunghi», che non è detto sia concesso e che comunque dobbiamo pagare 185 euro. 185 euro per fare, a scopo civile, un centesimo dei danni che fanno tutti ogni giorno, scrivendo, orinando e deturpando l’immobile e un miliardesimo dei danno che lo Stato ha procurato da 30 anni ai cittadini di Firenze. Lo Stato è irresponsabile dei miliardi di denaro pubblico gettati al vento, ma vuole 185 euro da noi per protestare contro le sue malversazioni. Poi ci si lamenta della “sfiducia” verso lo Stato. Uno Stato che si comporta come un impero babilonese coi suoi sudditi e non si vergogna non solo di danneggiarli, ma di sfotterli.
Martedì 21 ottobre i cittadini manifesteranno pacificamente in Piazza del Mercato Centrale, sotto il monumento a Pinocchio: ancora una volta lo Stato ha processato Pinocchio e ha mandati assolti il Gatto e la Volpe.
[fonte: SocialDesignZine]