Corto Maltese è uno di quegli eroi di fumetti – anche se a lui questa definizione sta stretta – entrati di diritto a far parte dell’immaginario collettivo degli italiani. Una personalità sfuggente quella di Corto che, secondo molti intimi di Pratt, in diversi casi ricorda quella del suo inventore. Un marinaio colto, essenzialmente un uomo libero, sempre coinvolto in avventure spesso pericolose che lui però vive con molto distacco e ironia. In Italia Corto Maltese è edito dalla Lizard che lo propone – in controtendenza rispetto agli altri editori di fumetti italiani – anche in edizione (relativamente) economica. Osserviamo con interesse questa iniziativa intelligente e confortante: a quanto pare il mondo del fumetto sembra aver compreso che, per sopravvivere, bisogna abbandonare qualsiasi elitarismo. Tra le avventure di Corto pubblicate in edizione economica da Lizard parleremo di Mu. La storia, confusamente ispirata sia al mito di Atlantide che a quello di Lemuria, inizia con dei pesci parlanti incontrati da Corto in un’immersione alla ricerca di Atlantide. Quando Corto riemerge dal mare come risvegliandosi da un lungo sogno (probabilmente causato da un malfunzionamento del suo scafandro), ritrova tutti i suoi storici compagni di avventura: Soledad, Bocca Dorata, Tristan, Levi Colombia, Steiner, Gesù Maria e Rasputin. La storia è molto lunga, forse troppo, con alcuni contorsionismi storici che ne rallentano il ritmo. Il ricorso frequente all’allucinazione come espediente narrativo rende la trama più poetica, ma ne sminuisce la “concretezza”. In effetti Mu va inteso come una fiaba per adulti e non come una classica storia d’avventura. Resta sempre impressionante di Pratt il tratto essenziale ed efficace. Per ultimo si sente la mancanza della bellissima introduzione che impreziosisce la versione a colori omesse nell’edizione economica. Viene spontaneo chiedersi perché.