Questo libro non è un romanzo né un testo di saggistica comune, infatti parla di Archeologia ed è rivolto agli addetti ai lavori o agli appassionati perché approfondisce teorie che, per alcuni, potrebbero risultare noiose. Questa è la versione “alleggerita” del testo originale che, composto da più di 1000 pagine si rivolge a biologi, paleontologi, archeologi, ecc. Il sottotitolo “Storia segreta della razza umana” allude al fatto che gli autori raccolgono alcuni dei reperti archeologici più importanti (utensili, fossili umani, orme) che documenterebbero come la vera storia del genere umano non sia quella che ci è stata insegnata. Secondo gli autori, le origini dell’uomo moderno non risalirebbero a 100.000 anni fa, ma a ben tre milioni di anni fa. I siti archeologici che confermano tali evidenze si presentano sia sotto forma di reperti paleontologici, sia di manufatti e vengono descritti dettagliatamente e successivamente interpretati.
Ciò che gli autori vogliono dimostrare è che, con ogni probabilità, non è esistita un’evoluzione del genere umano dall’Australopiteco all’Homo sapiens ma che, al contrario, uomini e ominidi abbiano da sempre coesistito sulla terra e che quindi la teoria evoluzionistica non abbia alcun fondamento certo. Archeologia proibita, quindi, tenta di far risaltare le prove archeologiche che smentiscono la teoria dell’evoluzione di Darwin. Il testo è una provocazione al mondo scientifico che, secondo gli autori, avrebbe occultato le prove ritenute scomode per continuare a preferire la teoria evoluzionistica. Alcuni studiosi, sostenitori della teoria evoluzionistica di Darwin, sostengono che Archeologia proibita sia un vero e proprio attacco al mondo scientifico.
Cremo Michael A e Thompson R. L.
Archeologia proibita. Storia segreta della razza umana
Newton Compton
2009
350 pp., 10 euro