Fortunatamente Franco Venanti decise di abbandonare gli studi giuridici e di dedicarsi all’arte. Fortunatamente l’aspirante giurista lasciò il posto al Maestro Venanti e nacquero quei capolavori che, altrimenti, non avremmo mai potuto ammirare ed amare.
Venanti è uno di quegli artisti di cui è difficile scrivere vuoi per la complessità dei suoi lavori, vuoi per quel suo carisma particolare e unico nella storia dell’arte italiana. Molti – troppo pochi a dire la verità – l’hanno giustamente celebrato in passato. La Stato ha riconosciuto nel ’78 la sua importanza per la cultura italiana insignendolo del titolo di commendatore e grande ufficiale, poi – nel 2003 – è stato benemerito della cultura.
Perugia, la sua città natale, se lo tiene ben stretto. Venanti per la città è un monumento vivente, un vanto, uno dei motivi per cui conviene visitare il capoluogo umbro. La storia di Venanti è intrecciata indissolubilmente a quella di Perugia: difficile immaginare l’esistenza dell’uno senza l’altra e viceversa.
Franco Venanti – Un pittore sui sentieri dell’ignoto è una bellissima esplorazione che ci guida alla scoperta di un grande artista, ma anche di un fenomenale appassionato di misteri.
Leggendo le pagine di questo libro – amorevolmente composto da Diego Antolini, Manuele De Luca, Alessio Sargentini e pubblicato da Morlacchi Editore – scopriamo il singolare ed interessantissimo rapporto di Venanti col sovrannaturale. Il Maestro sembra possedere una certa affinità con il mistero. La sua intera vita sembra infatti scandita dai misteri con una regolarità impressionante. Dal canto suo Venanti, forse per lunga abitudine, forse per la propria indole, non appare turbato dal sovrannaturale. La naturalezza con la quale vive nel mondo reale ed in quel mondo parallelo in cui è possibile vedere avvenimenti del passato, rinvenire le tracce degli extraterrestri ed entrare in contatto con i defunti, è semplicemente sbalorditiva.
Commuove in particolare l’episodio sulla morte del fratello di Venanti, Luciano, raccontato nel libro. Una storia di premonizioni che da l’idea dell’infinita sensibilità di questo grande artista e forse è proprio questa sua dote che gli ha permesso di stabilire questi “legami” preclusi agli altri uomini.
Franco Venanti – Un pittore sui sentieri dell’ignoto scorre rapidamente, senza inutili pesantezze e con uno stile asciutto e piacevole. Credo si possa considerare uno di quei libri a cui si rimprovera il fatto di finire troppo presto. Costituisce un caso più unico che raro, una biografia da leggere come un romanzo o un romanzo che possiede l’anima di una biografia.
Il Dvd allegato al volume completa magnificamente l’opera è uno strumento utilissimo per approfondire la conoscenza del Maestro Venanti e, in definitiva, aggiunge all’opera quel che le mancava per entrare a far parte dei libri irrinunciabili di una libreria che si rispetti.
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