Istituita con la legge del 3 agosto 2007, quest’anno si celebra nel nostro Paese per la seconda volta la Giornata nazionale del Braille, l’alfabeto per i non vedenti. Sì, perché grazie al Braille, le lettere hanno assunto forma tattile. Questo straordinario strumento, che consente ai ciechi di accedere alla ‘luce’ della conoscenza scritta, ha una sua giornata dedicata a livello nazionale: il 21 febbraio. Si tratta di una ricorrenza atta a sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata due anni fa, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione.
La Giornata Nazionale del Braille – considerata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una “solennità Louis Braillecivile” – è un appuntamento che contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre a soli tre anni. La data del 21 febbraio è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.
“Il Braille rimane ancora nel XXI secolo – afferma l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – un metodo universale che facilita e aiuta i ciechi nel campo dell’istruzione,Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus-Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità dell’informazione, della cultura e della società. Si tratta di un sistema compatibilissimo con i mezzi tecnologici: mentre un vedente può leggere sul monitor,un cieco – grazie alla barra Braille – può leggere una riga alla volta, che va scomparendo”. Col computer, tra l’altro, si possono convertire i testi in alfabeto Braille, che poi viene impresso su carta grazie a stampanti speciali.
“Per un bambino cieco del Togo che ha scritto una bellissima lettera, il Braille – racconta l’avv. Castronovo – è come per gli Egiziani il Nilo, cioè sorgente di vita. Infatti, dà la possibilità al non vedente di apprendere e di istruirsi. Quel bambino ha conseguito la laurea e ora si sente un cittadino pieno di dignità, più forte…”. Tra l’altro l’alfabeto tattile in rilievo ha il vantaggio di poter essere barra Brailleletto anche visivamente: il vedente non riesce ad apprezzare le punzonature con i polpastrelli, vale a dire che non riesce a distiguere col tatto i puntini in rilievo (le lettere del Braille sono rappresentate con una matrice a sei punti disposte su tre righe).
La Giornata nazionale del Braille mira a coinvolgere non solo la cittadinanza attraverso una serie di iniziative portate avanti in tutta Alfabeto BrailleItalia dalle sezioni provinciali dell’Unione italiana ciechi, ma anche le istituzioni politiche, le autorità scolastiche e i mass media. Ciò al fine di stare a maggiore con… tatto con i problemi di integrazione dei non vedenti!
Fonte: Agenzia Internazionale Previdenza Cecità