Vent’anni fa moriva Sergio Leone, il padre del Western all’italiana. Figlio di uno dei pionieri del cinema muto italiano, Vincenzo Leone nato a Torella dei Lombardi, conosciuto col nome d’arte di Roberto Roberti, e dell’attrice Edvige Valcarenghi, Leone iniziò a lavorare nell’ambiente cinematografico già a diciotto anni. A partire dagli anni cinquanta cominciò a scrivere sceneggiature, inizialmente per i cosiddetti peplum, film epico-storici in costume molto in voga all’epoca (conosciuti in America anche come sword and sandal, letteralmente spada e sandali). Ebbe anche una piccola parte, come comparsa, in Ladri di biciclette di Vittorio De Sica (è uno dei preti tedeschi sorpresi dalla pioggia).
E’ considerato uno dei più importanti registi della storia del cinema, nonostante abbia diretto pochi film nella sua carriera: la sua regia innovativa, ricca di originalità e stile, ha fatto scuola ed ha contribuito alla rinascita del western negli anni sessanta, grazie a film come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo (che formano la cosiddetta trilogia del dollaro), C’era una volta il West e Giù la testa, ai quali si affianca C’era una volta in America, un gangster-movie, che vanno a formare la cosiddetta “trilogia del tempo”.
Per la sua importanza nello sviluppo del cinema, non solo per quel che riguarda il western, nel 1992 Clint Eastwood, regista ed interprete de che deve lasua notorietà proprio a Leone, inserì nei titoli di coda la dedica “A Sergio”. Lo stesso, ha fatto, undici anni dopo, nel 2003, Quentin Tarantino, nei titoli di Kill Bill vol. 2 , grande amante del cinema italiano e di Leone, il quale, secondo un aneddoto raccontato dallo stesso regista, sul set de Le Iene (Reservoir Dogs), del 1992, agli inizi della propria carriera, non conoscendo ancora tutti i termini tecnici cinematografici fosse solito chiedere ai propri cameraman “give me a Leone”, ovvero “datemi un Leone”, per avere uno di quei suggestivi primissimi piani sui dettagli marchi di fabbrica del geniale regista romano.
Stanley Kubrick dichiarò che se non avesse visto i film di Sergio Leone non avrebbe mai potuto realizzare Arancia Meccanica
Fonte : wikipedia