Nei giorni scorsi abbiamo ricevuto da un nostro lettore un’interessante e curiosa mail che raccontava una storia di musica, arte ed eccellenza italiana. Ve la proponiamo con grande piacere:
Da molti anni la mia attività di musicista impegnato nel mondo di strumenti molto particolari incrocia lo straordinario affresco cui faccio riferimento in oggetto.
Tra gli strumenti che mi affascinano e che accompagnano il mio percorso professionale ce ne sono alcuni che amo definire “chimere musicali”. Essi nascono dalla fusione di più tipi organologici in una risultante che non è
la somma delle singole componenti ma un vero e proprio ibrido.
Uno di questi è il claviorgano, ibrido che nasce dall’unione di un clavicembalo con un organo. Io ho ideato e poi mi sono fatto costruire uno strumento straordinario: il più grande claviorgano del mondo in grado di essere trasportato in maniera ragionevolmente semplice.
Con esso ho fatto molti concerti ed almeno una quarantina di CD per Camerata Tokyo, l’etichetta giapponese con la quale collaboro da circa 20 anni.
Le chimere musicali, però, prima di materializzarsi, sono passate attraverso la fantasia di alcuni artisti. Uno si chiamava proprio Gaudenzio Ferrari, ed è per questo che io, umbro di nascita e residenza, costantemente in giro per
il mondo per professione, più volte sono stato a Saronno e sono rimasto per ore a scrutare ogni singolo dettaglio del firmamento musicale che riempie la cupola del Santuario.
Dopo tanto riflettere su quest’opera ho pensato che non è giusto che essa sia nota solo ad una ristretta cerchia di amanti dell’Arte. Ho quindi realizzato un video che possa diffonderne sia la bellezza intrinseca che il significato profondo e, magari, possa far venire a qualcuno la tentazione di fare un salto a Saronno per ammirarla di persona.
Ho quindi messo in rete questo video perché vorrei far conoscere a tutti tale meraviglia.
A questo punto mi sono detto: forse è bene che io mi metta in contatto con qualcuno che ama e vuole diffondere quanto di bello c’è nel nostro paese.
Anche il claviorgano che suono è stato costruito in Italia da artigiani che sono quanto di meglio ci sia al mondo nell’arte di creare strumenti musicali. L’autore del brano suonato è Domenico Zipoli, nato a Prato nel 1688 e morto ben lontano dall’Italia nel 1726.
Dopo che gli Angeli Musicanti per tanti anni sono stati fonte inesauribile di ispirazione, il minimo che io potessi fare era dare un suono (rigorosamente chimerico) ai loro strumenti…
Claudio Brizi